Salerno, caccia alle lucciole ed ai clienti: così il Comune intasca 119 mila euro
Lucciole sempre più preziose per le casse comunali di Salerno. Dalla
lotta alla prostituzione l’amministrazione De Luca non esce di certo a
mani vuote: la caccia alle lucciole frutta e tanto al bilancio di
Palazzo di Città che a partire da agosto 2008 fino a questo settembre
ha incamerato una somma che si aggira intorno ai 119 mila euro. Un vero
e proprio «tesoretto» per il Comune, malgrado si tratti di una somma
che tiene conto quasi esclusivamente del pagamento delle sanzioni
comminate ai clienti del piacere che dall’agosto 2008 devono fare i
conti con un sistema sanzionatorio pesantissimo. Come stabilito dal
piano comunale per la sicurezza e l’ordine pubblico, le persone colte
in flagranza, e quindi pescate a parlare con le prostitute, magari a
bordo delle proprie autovetture, vengono sanzionate con un verbale da
500 euro. Per gli incalliti trasgressori ci sono 60 giorni di tempo per
pagare le pendenze o opporre reclamo. Rincorrere quindi il sesso a
pagamento a Salerno costa a caro prezzo e così negli ultimi mesi va
sempre più diminuendo il numero dei clienti pronti a sfidare le severe
norme approvate dal consiglio comunale e i frequenti controlli della
polizia municipale guidata dal comandante Eduardo Bruscaglin. Il mese
che ha fatto registrare il maggior numero di multati (66) è stato
settembre 2008, seguono dicembre 2008 (60) e gennaio 2009 (53).