Salone Libro: record visitatori e vendite. ”Miracolo che si ripete”
”Un miracolo a Torino”, conferma il patron Rolando Picchioni, parafrasando il famoso film e un titolo di oggi di un quotidiano. ”Un miracolo che si ripete ogni anno” gli fa eco il direttore generale Ernesto Ferrero: il Salone del Libro di Torino, chiude con un affluenza record di pubblico e malgrado la situazione di crisi, in particolare dell’editoria, con un incremento delle vendite di circa il 20%. Alle 18 di oggi i visitatori dell’Expo del Lingotto erano quasi 330mila con un aumento del 4% sui 317.482 del 2012, ma probabilmente a fine giornata si toccheranno le 340mila unità. Tra le novità della prossima edizione, la presenza ufficiale della Frankfurter Buchmesse, la prima manifestazione libraria del mondo con 7500 espositori, con un proprio stand e spazio espositivo.
Picchioni ha ricordato il successo dell’Ibf per lo scambio dei diritti che hanno visto un ruolo particolarmente attivo dei delegati asiatici, presenti per la prima volta alla manifestazione.
”Siamo riusciti a stupire la grande Germania – ha detto Picchioni – il prossimo anno verranno dei visitatori professor non tanto per insegnare ma per imparare cosa vuol dire organizzare un salone con 1200 eventi”. Ferrero usa una metafora calcistica che qui a Torino dove c’è appena stata la doppia sconfitta della Juventus si coglie molto bene ”Era come giocare contro il Bayern”, dice riferendosi alla gravità della crisi e all’incertezza sulla capacità di spesa dei visitatori.
E invece vendite a due cifre superiori con punte alla Feltrinelli del 40% grazie anche all’exploit di Roberto Saviano con ”Zero,Zero,Zero” Una scommessa vinta, ”un felice paradosso, una felice anomalia, in un paese che legge poco” prosegue Ferrero: gli editori sono venuti qui abbastanza spaventati e sono ripartiti abbastanza rinfrancati”.
L’assessore regionale alla cultura Michele Coppola ha ricordato con numeri che devono essere aggiornati, che il salone garantisce 52milioni di indotto sul territorio, e 14 milioni di vendite di libri. Paese ospite quest’anno il Cile che avvierà una collaborazione con l’Italia sia sul piano editoriale che letterario, come ha ricordato German Guerrero Pavez direttore affari culturali del ministero degli esteri cileno. L’anno prossimo si sono candidati Turchia e Nuova Guinea, che come ha ricordato Ferrero, sul cui stand campeggiava quest’anno lo slogan ”cultura motore dello sviluppo”.
Non ancora stabilita anche la regione ospite dopo l’esordio della Calabria che dall’ultimo gradino punta a diventare la prima regione del sud come numero di lettori nel 2015, come ha sottolineato l’assessore Mario Caligiuri. Ma potrebbe essere scelta tra le quattro regioni che hanno già manifestato interesse, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo e Lombardia. Tra gli impegni per la prossima edizione, un’attenzione crescente ai piccoli editori a cui verrà dedicato tutto il padiglione uno, e forse una tariffazione diversificata tra piccoli e grandi, una sorta di ‘Imu’ progressiva, come ha detto con una battuta Picchioni.
Mentre appare difficile al momento un’ulteriore crescita degli spazi espositivi con l’avvio del padiglione quattro.
Nel 2014 la presidenza del comitato di coordinamento passerà dal Comune di Torino alla Regione. ”Torino è una città che fa della cultura la sua cifra di identità – ha concluso il sindaco Piero Fassino – e la cultura è uno dei pilastri della sua economia”. (articolo e foto: ASCA)