Salute, in Campania aumentano i casi di tumore ai polmoni
Con le 38.500 nuove diagnosi registrate in Italia nel 2012, di cui un quarto tra le donne, il carcinoma al polmone è la terza forma di tumore più frequente nel nostro Paese. In Campania, dal 2000 al 2010 si è registrato un aumento del 9,3% circa di casi di tumore passando da 3.007 a 3.286. I più colpiti sono gli uomini con 2.646 casi nel 2010, ma è tra le donne che si registra un significativo aumento: nel decennio 2000-2010 i casi di tumore al polmone tra la popolazione femminile della regione sono infatti aumentati del 40%, passando da 457 a 640.
L’aumento dell’incidenza di tumore al polmone nella popolazione femminile – spigano gli oncologi – può essere messa in relazione all’andamento del principale fattore di rischio, il fumo di sigaretta. Negli ultimi decenni, infatti, mentre l’abitudine al fumo mostra un trend in discesa per gli uomini, si assiste viceversa a un aumento della percentuale delle fumatrici. Inoltre, vi è un aumento di casi anche tra donne non fumatrici difficilmente spiegabile. Si pensa che questo possa essere attribuito a fattori genetici ed ormonali.
«Negli ultimi anni la cura del tumore al polmone si è indirizzata verso una personalizzazione della terapia grazie all’utilizzo di farmaci biomolecolari», commenta Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di oncoematologia, dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, «come erlotinib, farmaco biologico orale che da poche settimane ha ottenuto l’indicazione per il trattamento di prima linea nei pazienti con la mutazione di uno specifico gene, l’EGFR, al posto della chemioterapia».
Il farmaco ha dimostrato una maggior efficacia con il 70% di casi di risposta al tumore contro il 30% della chemioterapia, conclude Gridelli, «allungando la sopravvivenza dei pazienti dai 9/10 mesi dell’epoca pre-terapia biologica ai 2 anni attuali».
Fonte: www.ilmattino.it