San Gennaro: attesa per il miracolo, domani la grande funzione
Effetto San Gennaro. Domani al prodigio
della liquefazione del sangue con il cardinale Sepe, ci sarà anche
monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la
Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Non conterà certo chi darà il bacio alla teca, dopo le polemiche di
questi giorni e la definitiva decisione dell’arcivescovo, ma per
suggellare un progetto ambizioso, presentato nel giugno scorso: le
prime catacombe al mondo senza barriere.
Sarà Ravasi, domani pomeriggio, alle 17, a dare avvio al primo corso di
formazione per le guide e al primo dei due infopoint previsti. Alle
18.30 parte invece il «Tour Rione Sanità», secondo step del progetto
«San Gennaro extra moenia: una porta dal passato al futuro», voluto
dalla Curia e realizzato grazie al contributo di Fondazione per il Sud
e «L’Altra Napoli».
Ravasi e Sepe taglieranno il nastro al percorso senza barriere –
destinato all’abbattimento delle barriere architettoniche della
basilica e della catacomba inferiore – realizzato grazie all’impegno e
alla generosità dell’associazione «Tutti a Scuola» e dei napoletani.
Ma San Gennaro riserva altre sorprese: un biglietto elettronico per
turisti che permette il riconoscimento a radiofrequenza diventando una
vera e propria carta per fidelizzare il turista alle catacombe.
Intanto cresce l’attesa dei napoletani per il miracolo di settembre.
Oggi, alle 18.30, il cardinale Sepe accoglierà, in duomo, il vescovo
monsignor Giovanni Rinaldi, i sindaci e i fedeli della diocesi di
Acerra che, dopo la celebrazione dei Primi Vespri, offriranno l’olio
per la lampada votiva di San Gennaro. Ma è domani mattina la vera
festa. In cattedrale, oltre a monsignor Ravasi, ci sarà il Nunzio
Apostolico a Mosca monsignor Antonio Mennini con una delegazione della
Chiesa ortodossa russa guidata dal Patriarca Zosima, arcivescovo
Metropolita di Samara, oltre ad autorità civili e militari.
A coronamento delle celebrazioni di quest’anno l’annullo filatelico di
Poste italiane. Ieri mattina il vice presidente della Deputazione di
San Gennaro, Fabio Albertini dei principi di Cimitile, il presidente di
Poste italiane Giovanni Ialongo, l’abate della cappella mons. Vincenzo
De Gregorio e il direttore del Museo di San Gennaro Paolo Iorio hanno
presentato il francobollo con l’immagine che riproduce il giovane
patrono raffigurato nel quadro di Francesco Solimena nel 1701: una
ricostruzione fatta sulle ossa del santo traslate da Montevergine al
duomo e che farebbero risalire l’età del martire ai 35 anni.
«Un’emissione – dice il presidente Ialongo – che esalta e rende omaggio
ad uno dei luoghi più sacri di Napoli». Quattro milioni di esemplari
per San Gennaro e diffusione nei 14.000 uffici postali italiani.
Intanto «il Museo – ricorda Iorio – sta curando un’indagine
artistico-storica di ricerca sui gioielli del Tesoro di San Gennaro».