San Giorgio a Cremano, il sindaco vieta il gioco del pallone in strada
«Capo, scusate, me lo date il pallone….», dice un giovanissimo Fabio Cannavaro con lunga e fluente chioma al vento, nel video
a corredo di questo articolo. Per associarla alla singolare notizia che
giunge dal comune di San Giorgio a Cremano, primo comune appena fuori
Napoli.
A San Giorgio scatta il divieto di uso del pallone in
strada. Fra i tanti divieti imposti da fantasioni sindaci in tutta la
nazione, questo in realtà è il meno pittoresco, eprché tutto sommato
fonda la sua esistenza nella tutela della sicurezza e incolumità dei
cittadini.
«Per garantire la sicurezza di persone e di cose nelle principali zone
pedonali cittadine», il sindaco di San Giorgio a Cremano, Domenico
Giorgiano, ha emesso un’ordinanza che prevede il divieto di gioco con
la palla, individuale o di gruppo. Le aree interessate dal divieto sono
piazza Troisi; piazza Vittorio Emanuele II; piazza San Pio da
Pietrelcina; piazza Europa; area di via Salvator Rosa antistante il
cinema Flaminio; area giardini di via Cappiello e via Marconi; aree via
Margherita di Savia e corso Umberto I; parco giochi in via Cavalli di
Bronzo; parchi pubblici comunali.
Finiti i bei tempi in cui, usciti da scuola, zainetti e giubbini si
trasformavano in porte e margini dfell’immaginario campetto e subito
appariva il caratteristico pallone arancione. E durante le vancanze, a
campionati fermi, si organizzavano veri e propri campionati, con tanto
di squadre e arbitri, alla faccia dei fantacampionati virtuali.
«Con tutte le iniziative organizzate esclusivamente per i più piccoli –
fa sapere l’assessore alla Sicurezza Franco Barone – San Giorgio a
Cremano è soprattutto la Città dei bambini e delle bambine. La nostra
amministrazione, infatti, è sempre molto sensibile ai diritti
dell’infanzia e, pertanto, favorisce in tutti i modi il gioco, così
come stabilito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia.
Tuttavia, il gioco con la palla, individuale o di gruppo, non può
essere consentito indiscriminatamente in tutte le aree ad uso pubblico
in ragione del pericolo che si determina per i passanti, per la
circolazione veicolare e per i danni causati alle cose».
Multe per chi non rispetta l’ordinanza: al trasgressore sarà
sequestrato il pallone dal personale di polizia municipale e dalle
altre forze di polizia addette alla vigilanza per la corretta
osservanza della disposizione. Dopo il pagamento di una sanzione
amministrativa, stabilita nella misura ridotta di 50 euro, il pallone
potrà essere restituito al proprietario disobbediente. Appositi
cartelli di segnaletica con su scritto «Divieto di gioco con la palla
in tutta l’area» daranno la possibilità di riconoscere immediatamente
le zone dove è in vigore la restrizione. Chissà se verrà varato anche
un segnale con apposita sbarra rossa su sfera a scacchi bianchi e neri.
Appare difficile, però, immaginare che l’ammenda venga pagata dai
trasgressori per ottenere la restituzione del pallone: 50 euro per un
oggetto – rigorosamente di fabbricazione cinese – che ne costa al
massimo 5. Il comune si attrezzi per un deposito giudiziario ad hoc.