San Marino nel mirino della GdF
San Marino ancora una volta sotto la lente del Fisco italiano.
Questa volta a far scattare i controlli su oltre 500 società sono i
dubbi maturati dalla Guardia di Finanza sull’import export. In
particolare le Fiamme Gialle hanno scoperto che, dal 2006 al 2008, gli
acquisti e le vendite da e per San Marino di pc, telefoni cellulari e
hi-fi risultano, in alcuni casi, addirittura superiori del 50% ai
volumi degli scambi di merce dello stesso tipo avvenuti tra l’Italia e
Paesi molto più grandi, come Spagna e Regno Unito.
Per
i finanzieri solo una piccola parte degli acquisti e delle vendite da
San Marino corrispondono a regolari rapporti commerciali, mentre una
grande fetta delle fatture in entrata ed in uscita da quel Paese verso
l’Italia sono gonfiate, artificiosamente alterate per un motivo ben
preciso: consentire alle imprese italiane di evadere l’Iva ed abbattere
le basi imponibili.
“E’ per queste ragioni che la Guardia di
Finanza ha in corso un piano di verifiche – informa la stessa Gdf –
sull’intero territorio nazionale per la lotta alle frodi Iva poste in
essere attraverso scambi commerciali tra Italia e San Marino”.
“Il
vantaggio – spiegano i finanzieri – è del tutto evidente. Le merci,
solitamente beni di largo consumo, che vengono immesse in consumo in
Italia dopo aver percorso la filiera della ‘frode carosello’, sono
offerte a prezzi competitivi per l’Iva non versata al Fisco,
sbaragliando la concorrenza delle imprese leali e legali”.
Fino
ad oggi, sono più di 550 le società coinvolte, 65 le verifiche fiscali
già concluse e 42 gli imprenditori denunciati: il tutto per un totale
di oltre 400 milioni di euro di redditi evasi e di 125 milioni di Iva
non versata al Fisco. “Ma vista l’attività in corso – riferiscono le
Fiamme Gialle – le cifre sono destinate a crescere di molto”.
Sempre
nell’ottica di questi controlli, ai confini con la Repubblica di San
Marino la Guardia di Finanza ha raddoppiato la presenza dei
plurisensori (autovelox fiscali), automezzi dotati di apparati di
videosorveglianza per la selezione dei mezzi sospettati di traffici
illeciti di merci e di denaro o attività finanziarie non dichiarate.