Sanità, addio graduatoria per i primari
Primari, addio alla graduatoria. La nuova normativa regionale approvata lunedì scorso in Regione fa un tuffo nel passato e ritorna a quella del 1994. La regolamentazione definitiva elimina la classificazione per punteggi raggiunta in base a titoli ed esami per la scelta dei primari di reparto e concede più responsabilità ai manager sanitari. Si ritorna, dunque, ad un sistema più discrezionale di nomina che fa riferimento alla comma 22 dell’articolo 5 del Testo di subemendamento approvato e che prevede l’annullamento della legge regionale 3 nella quale si estromette la politica dalla scelta dei responsabili dei reparti sanitari. Quindi la selezione dei candidati ritorna di diritto al direttore generale della struttura sanitaria e non si avvale più della commissione di valutazione tecnica. Il dirigente , infatti, può attingere a tre candidati scelti semplicemente in base al loro profilo professionale.
Il Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it si dichiara in disaccordo con tale normativa che “elimina definitivamente il concetto di meritocrazia e trasparenza e provoca la diffidenza della popolazione”.
“In questo modo – afferma Pisani – possono essere scelti candidati meno titolati e brillanti a discapito di altri. Con la nuova regolamentazione viene a mancare un criterio univoco di scelta che, secondo noi, è prioritario per garantire costantemente il massimo della trasparenza. Per essere selezionati è necessario avere i dati alla mano: titoli, esami, voti in modo che sia chiaro a tutti il meccanismo di scelta. Nei confronti di questo sistema i cittadini possono sentirsi sfiduciati e presi in giro. Invece di progredire si sta regredendo” .