Sanità, arriva l’accordo governo-Regioni Patto per la salute da 106 miliardi
sblocca i finanziamenti alla sanità regionale per il prossimo triennio.
Dopo quattro mesi di appuntamenti e rinvii, governo e regioni hanno
raggiunto un’intesa siglata a Palazzo Chigi.
Le cifre sono state riviste al rialzo rispetto alle iniziali proposte
dell’Esecutivo: le Regioni avranno 104 miliardi e 614 milioni di euro
per il 2010; 106 miliardi e 934 milioni per il 2011 e un incremento
garantito del 2,8% per il 2012. Assicurazioni sono arrivate anche sul
fronte dei fondi Fas per aree sottoutilizzate e Sud, con la prospettiva
di liberare 23 miliardi per le infrastrutture. E sul turismo, con
l’impegno a concordare con le regioni le scelte del ministero. E c’è
stato un passaggio anche sull’Irap, il cui gettito nelle casse delle
Regioni. Dopo l’annuncio, ieri, del “tagli” dell’imposta, oggi il
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha chiarito
che «questo è un riferimento programmatico, ma non c’è alcuna
scadenza».
Insomma, la tassa non scompare domani. Alla riunione governo-regioni
doveva esserci anche il premier Silvio Berlusconi, che però ha dovuto
ritardare la partenza da Mosca per le cattive condizioni meteo. C’era
invece il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che si è trattenuto
anche per la conferenza stampa, seduto in prima fila tra le sedie a
disposizione del pubblico. Nessuna dichiarazione ufficiale. Quelle
ufficiose, fatte a porte chiuse, gli attribuiscono qualche riferimento
al maltempo russo. «L’aereo di Berlusconi, bloccato da una tempesta di
neve… Credo sia stato bloccato da una fitta coltre di nebbia»,
avrebbe detto il ministro.
Al di là dei retroscena, la presenza di Tremonti era attesa per poter
sancire i termini finanziari del patto per la salute e chiudere
l’accordo. Anche se, dal canto suo, il ministro per gli Affari
Regionali, Raffaele Fitto, fa notare come l’accordo, «ampiamente
soddisfacente», non solo «modifica totalmente le cifre della precedente
Finanziaria», ma si poteva «chiudere già due mesi fa» evitando
«polemiche».
Grazie a questa intesa, le Regioni hanno ottenuto 2,8 miliardi in più
per il 2010, 2,4 miliardi per il 2011 e 3 per il 2012. Verrà inoltre
rifinanziato con 400 milioni per il prossimo anno il Fondo per la non
autosufficienza, con la disponibilità a rivedere in leggero incremento
le risorse per il fondo sociale. Riattivate anche le risorse per gli
investimenti, con un’iniezione di 4,7 miliardi per il triennio
2010-2012 e innalzando da 23 a 24 miliardi la disponibilità per le
ristrutturazioni edilizie in sanità.
Soddisfatto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani:
«La nostra iniziativa è sempre stata unitaria e questo ci ha consentito
di ottenere che il governo prendesse atto delle nostre motivate
ragioni», ha commentato. Accanto alle dotazioni finanziarie, la
delicata questione dei buchi di bilancio.
Per coprirli le Regioni potranno usufruire di automatismi, come
addizionali Irap e Irpef e blocco del turn over, oppure usare risorse
proprie prelevate dal bilancio – mentre non si parla della possibilità
di aumentare i ticket sulle prestazioni specialistiche, come
prospettava il piano predisposto dal governo.
Oltre il 5% di deficit, vale l’obbligo di stilare piani di rientro che
saranno soggetti a verifiche governative e regionali sui termini
finanziari e sanitari. In mancanza del via libera, scatterà il
commissariamento, con i governatori nel ruolo di commissari.