Sanità, la Regione taglia 200mila ricoveri
Prosegue l’applicazione del piano ospedaliero. Il prossimo passo è la riforma dei ricoveri. Attraverso la rimodulazione di circa cento prestazioni inappropriate la Regione conta di tagliare 200mila ricoveri. In sostanza si disegna un nuovo regime che comporterà un risparmio e una minore ospedalizzazione. «Questo meccanismo – spiega il senatore Raffaele Calabrò, consigliere per la sanità del presidente Caldoro – consentirà di ridurre le liste di attesa e di contenere le spese». A regime, si calcola un risparmio di 100 milioni in tre anni.
La riforma parte dalla necessità di intervenire sulle prestazioni inappropiate. «Sono poco più di cento e sono state identificate dal ministero della Salute», precisa Calabrò. Il processo è quello del declassamento da un regime a un altro delle prestazioni inappropriate. Ecco nei dettagli come sarà articolata la manovra: i ricoveri ordinari (cioè quelli che prevedono più di un giorno di degenza) ritenuti impropri saranno trasferiti per il 50 per cento e il 70 cento in regime di day hospital e in regime ambulatoriale; i ricoveri in day surgery con procedura non appropriata saranno abbattuti del 50 per cento con il trasferimento in regime ambulatoriale; i ricoveri in day hospital con un solo accesso di tipo medico saranno trasferiti per l’80 per cento in regime ambulatoriale; per i ricoveri ordinari di tipo medico con una sola giornata di degenza è previsto il trasferimento per il 70 per cento in regime di day hospital o in regime ambulatoriale; i ricoveri ordinari di soggetti ultra 65enni, con degenza superiore a dodici giorni, saranno trasferiti per l’80 per cento in strutture di lunga assistenza non ospedaliera. In sostanza, diminuiscono i ricoveri ordinari e aumentano quelli in day hospital e le prestazioni ambulatoriali di tipo medico e chirurgico. Per le prestazioni ambulatoriali ovviamente bisognerà pagare il relativo ticket.