Scajola: banda larga, fondi in arrivo
I fondi ci saranno. Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio
Scajola, insiste. La banda larga non si tocca. Nella Legge Sviluppo
approvata a luglio scorso, assicura il responsabile del dicastero di
via Veneto, «è previsto lo stanziamento di 800 milioni per la banda
larga». Del resto si tratta, spiega il ministro intervistato da Sky
Tg24, «di una importante misura anti-ciclica perchè essendo la sua
realizzazione formata da tanti micro cantieri, più di 30 mila, potrebbe
dare lavoro in tempi brevissimi a 50/60 mila persone». Ma non è solo
una questione di occupazione. «È importante guardare al futuro. Senza
banda larga non c’è futuro, è come se nel 1960 non avessimo fatto
l’Autostrada del Sole». Per Scajola la banda larga «è fondamentale per
far parlare tra di loro le imprese, i giovani, il nuovo mercato che si
svolge attraverso un Internet veloce. Troppe parti del nostro paese
sono ancora scoperte. Noi riteniamo che sia un investimento prioritario
da portare avanti al pari delle infrastrutture materiali, strade,
ferrovie e altro. Il presidente Berlusconi ne è convinto ed io sono
convinto che prima della fine dell’anno porteremo in approvazione e
finanzieremo la banda larga nel nostro Paese». Dalla banda larga alla
Fiat. Il ministro dello Sviluppo ha annunciato che a dicembre ci sarà
un incontro fra l’amministratore delegato del Lingotto, Marchionne e il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «Valuteremo il piano
industriale della Fiat pronti a fare la nostra parte in aiuto a quegli
stabilimenti del Sud che sono maggiormente in difficoltà per condizioni
oggettive. Vogliamo far crescere la Fiat in Italia». Quanto, infine,
all’emergenza lavoro, Scajola smentisce le previsioni del leader della
Cgil, Guglielmo Epifani: «E da molti mesi che dice che arriverà una
valanga di licenziamenti. Debbo invece dire che l’Italia ha resisitito
meglio che in altri paesi europei».