Scambia l’ordigno per una palla: cane perde un occhio
Nella sempre temuta notte di San Silvestro tra i feriti e le vittime
figurano anche gli animali. Il bilancio è ancora parziale, ma dà
l’esatta misura di un fenomeno inquietante e che preoccupa non poco, e
non solo gli animalisti. Cani e gatti insomma, vengono sempre più
spesso presi di mira da scellerati per dare luogo ad assurdi riti
malvagi con il pretesto di dare un tocco di novità e di «diversità»
alla festa che saluta il vecchio anno. Oppure si registrano sovente
casi di animali che, come i bambini, poveri ignari, nella prima mattina
del nuovo anno, mentre sono a spasso, restano vittime di petardi e
fuochi inesplosi. Come si è verificato a San Giorgio a Cremano, dove la
storia di «Guaglione» è tutta da raccontare. È accaduto che il cane, un
meticcio di media taglia, era intento a gironzolare in piazza Troisi,
quando uno sprovveduto ha lanciato un petardo nelle sue vicinanze.
L’animale ha rincorso il grosso petardo rotolato in terra ed inesploso
e, forse confondendolo per una palla con la quale era solito giocare,
l’ha afferrato con la bocca. Immediata l’esplosione. E per il povero
«Guaglione», rimasto ferito e immobile sul selciato, le conseguenze
sono state devastanti: ha perso un occhio, e ha rimediato bruciature
alle zampe e alla testa. Il cane è stato ritrovato in queste condizioni
da un uomo, ed è stato proprio il tempestivo intervento di
quest’ultimo, che ha salvato l’animale. Ciro Esposito, di 62 anni,
disperato, lo ha caricato infatti, subito in auto, e ha chiesto aiuto
ad una pattuglia della polizia per individuare e trasportare in tempi
rapidi il cane in una clinica veterinaria dove l’animale è stato poi
soccorso ed operato. Gli è saltato un occhio e dovrà restare in
osservazione. Successivamente, «Guaglione», è stato «adottato»
dall’Esposito, che vive nella limitrofa Ponticelli. L’uomo provvede a
sfamare gli animali e a dare loro un ricovero per la notte, poi li
lascia liberi. Ma, nell’occasione, si è rivelato provvidenziale anche
il sostegno fornito dai poliziotti di una Volante. «Sono stati due
angeli – ha sottolineato Ciro Esposito – perchè mi hanno dato tutto
l’aiuto possibile. È stato grazie a loro che a sirene spiegate mi hanno
aperto un varco nel traffico di fine anno, mi è stato possibile
trasportare di corsa in auto il cane fino a Napoli, dove è stato
sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. «Guaglione» rifiuta
ancora il cibo – ha concluso, amareggiato, Esposito – ma spero che
possa riprendersi presto». Altri cani e gatti però, sono finiti in
maniera macabra nel mirino di chi la scorsa notte, anche tra i
ragazzini, ha festeggiato con i petardi il Capodanno. In particolare
nel Napoletano e nel Casertano. La denuncia, forte e dettagliata,
arriva dal Coordinamento campano contro l’uso dei fuochi illegali, di
cui è responsabile Francesco Emilio Borrelli. Decine i casi segnalati.
A Secondigliano, alcuni gatti sono stati bersagliati da razzi
incendiari, ed uno è rimasto ucciso. A Casoria alcuni ragazzini hanno
legato dei botti alla coda di un cane e poi gli hanno dato fuoco.
L’animale è rimasto ustionato ed è sotto osservazione. A Giugliano due
cani sono stati imbragati con le «miccette» e uno dei due è rimasto
ustionato alle gambe. Il bilancio di queste atrocità prosegue con altri
cinque casi tra Ponticelli, Melito e Mugnano, oltre che a Maddaloni e
Aversa. Qui sono stati trovati dei cani morti ai bordi delle strade
perchè colpiti da micidiali petardi. «E nessuno li ha soccorsi – accusa
Borrelli – È un fenomeno allarmante, disumano, che va stroncato
assolutamente».