Scampia, sassi e pistole ad aria compressa assalto contro i bus, autisti in rivolta /Il video
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■ I vetri rotti dalle pistolettate (YouTube) |
NAPOLI
(4 febbraio) – «Basta con le sassaiole contro gli autobus. Aiutateci
anche voi o non sosteremo più a Scampia». Con una lettera-aperta ai
residenti del quartiere gli autisti dell’Anm hanno voluto dar voce ad
un malessere con cui ormai convivono da tempo.
Una protesta che i conducenti non solo dell’autobus «R5» (percorso:
piazza Garibaldi-Scampia), quello cioè maggiormente preso di mira dai
baby teppisti ma di tutte le dieci linee che attraversano Scampia,
stanno portando avqnti da alcuni mesi a causa dei ripetuti raid e degli
innumerevoli atti vandalici nei confronti delle vetture dell’Anm che
solitamente stazionano in via Zuccarini, nei pressi della Metropolitana.
«Il nostro è un appello affinchè qualcuno tuteli il nostro lavoro –
spiega Carlo Giordano, segretario provinciale della Faisa Cisal, il
sindacato degli autoferrotranvieri – abbiamo quindi chiesto non solo
all’Amministrazione comunale, all’ottava Municipalità e ai vertici
dell’Anm ma a tutta la popolazione di Scampia di collaborare con noi
per evitare le incursioni delle baby gang». E nella lettera-aperta
esplicitano anche la loro esasperazione «se l’intera popolazione di
Scampia non si farà parte attiva per fermare queste scorribande – si
legge nella lettera-aperta – gli autobus di tutte le aziende potrebbero
arretrare lo stazionamento fuori Scampia!».
Un’ipotesi, questa, che il presidente dell’Anm, Antonio Simeone, almeno
per il momento, non avalla, pur condividendo le legittime
preoccupazioni dei suoi autisti. «Riconosciamo le obiettive difficoltà
dei lavoratori che prestano servizio in quella zona, in condizioni di
scarsa sicurezza – ha detto a riguardo il presidente – Sollecitiamo
quindi le forze dell’ordine ad intervenire per garantire una maggiore
presenza sul territorio e per fare in modo che il servizio possa essere
svolto in condizioni di massima sicurezza per i dipendenti dell’Anm ma
anche e soprattutto per gli utenti».
Una zona quella della Metropolitana che è diventata, soprattutto dopo
la chiusura della casa del Buon Pastore, punto di ritrovo per molti
tossicodipendenti della zona che spesso usano gli autobus in sosta come
rifugio per potersi bucare in tranquillità. «Proprio così – aggiunge
Giordano – e se qualcuno degli autisti cerca di mandarli via o se
qualche passeggero si lamenta c’è anche pericolo di vedersi puntare una
siringa usata. Siringhe che spesso troviamo anche abbandonate nella
parte posteriore degli autobus. Quando il conducente è da solo poi la
paura aumenta ancora di più. Per questo – conclude il sindacalista –
abbiamo anche chiesto di ripristinare la presenza del bigliettaio su
alcune linee anche se in via sperimentale».
Maggiore sicurezza allo stazionamento nei pressi del Metrò è stato
anche argomento di discussione da parte del presidente dell’ottava
Municipalità Carmin Malincolico, durante uno dei comitati per l’ordine
pubblico e la sicurezza. «Il vandalismo versi la cosa pubblica è
generalizzato in tutta la città – dice Malinconico – anche se in questa
zona di Scampia è più concentrato perchè favorito dalla scarsa presenza
di forze dell’ordine e della polizia municipale, che con l’attuale
organico, non riescono a far fronte a tutti i loro compiti. A ciò si
aggiunge che la zona è poco illuminata e incustodita. Per ovviare sono
in corso dei lavori in un’area tra via Zuccarini e via Gobetti. È una
zona protetta e vigilata, sotto il cavalcavia della Metropolitana, poco
distante dall’attuale stazionamento. Una volta ultimato il primo lotto
di lavori, quest’estate – conclude il presidente – si potrà trasferire
lo stazionamento in quest’area sorvegliata e illuminata».