Scatta supertassa sui permessi di soggiorno
Scatta da oggi la supertassa sul rinnovo e il rilascio del permesso
di soggiorno. Almeno per il momento, infatti,sono saltati, gli
annunciati sconti: il Governo nell’ultimo consiglio dei ministri non ha
trova l’accordo sulla modifica del decreto Maroni-Tremonti che ha
introdotto il balzello che va da 80 a 200 euro.
Il problema della tassa era stato sollevato da diverse associazioni
che ne chiedevano l’abolizione. L’appello era stato raccolto dal
ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi, che aveva contattato la
collega Annamaria Cancellieri per concordare una soluzione. I due
ministri, lo scorso 4 gennaio, avevano quindi rilasciato una
dichiarazione congiunta spiegando di averdeciso ”di avviare
un’approfondita riflessione e attenta valutazione” sul contributo
richiesto agli immigrati per ildocumento di soggiorno. In particolare,
avevano sottolineato,”in un momento di crisi che colpisce non solo gli
italiani, maanche i lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese, c’e’
daverificare se la sua applicazione possa essere modulata rispettoal
reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suonucleo
familiare”.
In sostanza i due ministri puntavano ad arrivare – prima del 30
gennaio – ad una sospensione dell’entrata in vigore delMaroni-Tremonti,
in modo da introdurre esenzioni e riduzioni inbase al reddito ed al
numero di figli. E’ stata valutata la possibilita’ di inserire la
sospensiva nell’ambito del decreto sulle semplificazion iapprovato oggi
dal Consiglio dei ministri. Ma la cosa non e’ andata in porto a causa,
sembra, di perplessita’ avanzatedall’Economia.
Fonti ministeriali assicurano che si continua comunque a lavorare
agli ‘sconti’, da inserire in un provvedimento di riordino complessivo
della normativa sui permessi di soggiorno. L’obolo a carico dello
straniero va dagli 80 euro per il rilascio ed il rinnovo del permesso di
durata compresa tra tre mesi ed un anno ai 200 per quello di
soggiornante di lungoperiodo. Bisogna poi aggiungere 27,50 euro per le
spese de ldocumento elettronico.
La meta’ del contributo, prevede il decreto, andra’ ad un Fondo
rimpatri finalizzato a finanziare lespese di rimpatrio degli stranieri
irregolari verso i Paesi diorigine. La restante quota e’ assegnata ad
altri capitoli dispesa del ministero dell’Interno.
Si preannuncia una stagione di proteste e ricorsi: di un eventuale
futuro sconto della tassa non godra’ infatti chi presentera’ richiesta
di soggiorno a partire dal 30 gennaio. Un’pasticcio’ cui si dovra’ porre
rimedio per evitare disparita’
BONINO, TASSA DI SOGGIORNO ENNESIMA INCERTEZZA – “Manca e
stenta a diventare coscienza politica complessiva la proposta di
amnistia per la Repubblica. Noi l’abbiamo proposta alla Camera e al
Senato, dove abbiamo avuto una manciata di voti”. Lo ha ricordato Emma
Bonino, intervistata in diretta a Radio Radicale. “In uno dei dibattiti
in Parlamento l’ho detto: se non si restaura un minimo di legalità a
partire dalle istituzioni, tutte le riforme che si stanno proponendo
rischiano di essere travolte nei loro effetti positivi da un dato di
evasione legislativa, o di non applicazione. Spiace che in questa
situazione si aggiunga oggi un’altra goccia di incertezze e di ambiguità
con l’entrata in vigore della tassa di soggiorno per gli immigrati”, ha
spiegato la vicepresidente del Senato. “Gli immigrati pagano già per
avere il rinnovo, e oggi entra in vigore un decreto varato dal Ministro
Maroni che introduce una nuova tassa che varia tra gli 80 e i 200 euro.
Il governo Monti aveva annunciato che avrebbe abrogato questa tassa. Il
Consiglio dei ministri ha annunciato che forse la sospenderà con un
successivo provvedimento. E’ un’altra goccia di incertezza legislativa,
in cui migliaia di persone, immigrate, si chiederanno se la devono
pagare, se non la devono pagare, cosa devono fare”, ha concluso la
Bonino.