Scempio Pini a Napoli, al via procedimento giudiziario
Ricordate la tragedia ambientale ai Colli Aminei, a Napoli? Tempo fa ben diciotto pini secolari furono abbattuti nonostante il disaccordo della seconda Municipalità. Adesso il soprintendente Stefano Gizzi denuncia i responsabili. Ma chi sono? Ebbene lo stesso Comune di Napoli. Un paradosso. Gli uffici di Palazzo San Giacomo presero la drastica decisione in conseguenza ad alcuni danni alle radici causati dai lavori di risistemazione del manto stradale di via Nicolardi. Uno scempio che provocò lo sconcerto e l’indignazione dei residenti della zona e lo scontro diretto tra uffici comunali. La vicenda, a quanto pare, non è però passata inosservata dato che è stato appena aperto un fascicolo giudiziario. Ne vedremo delle belle. “L’abbattimento selvaggio dei pini è stato un vero e proprio attentato ambientale – commenta l’avv. Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. Quegli alberi, risalenti all’epoca fascista, potevano benissimo essere recuperati con un’operazione di puntellamento ma evidentemente era troppo costosa. E così si è pensato bene di eliminare il problema una volta per tutte. La stessa operazione, a nostro parere – continua Pisani -, è stata effettuata per le palme di viale Augusto a Fuorigrotta che, sebbene indebolite per la presenza di un virus, secondo molti esperti potevano essere recuperate. La cosa triste è che nonostante le promesse di ripristino di nuovi alberi e piante, a distanza di molto tempo la situazione non è cambiata e dopo l’abbattimento la strada è rimasta spoglia e desolata. Siamo contenti dell’iniziativa del Soprintendente Gizzi perché i responsabili devono pagare per lo scempio ambientale provocato” .