Scilipoti (MRN): Esposto alla Consob per sospetta turbativa del mercato azionario
“I miei sforzi sono tutti rivolti alla soluzione della crisi del nostro Paese: se gli istituti di credito riconoscessero i loro debiti per somme illegittimamente percepite (probabilmente 50 miliardi di euro), l’Erario potrebbe introitare risorse mediante la previsione di una ritenuta a titolo di imposta (per un totale probabile di 15 miliardi di euro)”. Così Domenico Scilipoti, segretario politico del Movimento di Responsabilità Nazionale (MRN), il cui pensiero è indirizzato alla soluzione delle criticità bancarie a favore delle famiglie e delle imprese, e alla crescita economica dell’Italia. “Se ciò finalmente accadesse – continua il deputato MRN – l’utente avrebbe l’onere di regolarizzare la propria situazione debitoria con Equitalia e, con la differenza residua, le imprese potrebbero dare impulso agli investimenti, con l’immediata conseguenza di un aumento generalizzato della domanda del mercato.” “Il rapporto tra PIL ed indebitamento diminuirebbe, così come il relativo costo per interessi passivi sul debito pubblico – prosegue l’On. Scilipoti – stimabile in probabili ulteriori 10 miliardi di euro all’anno.” “A seguito delle note vicende che vedono l’indebolimento delle quotazioni dei BTP Italiani e l’aumento del differenziale rispetto al Bund Tedesco, sto presentando un esposto Alle Procure di Roma e di Milano, alla CONSOB ed alla Banca D’Italia, volto ad accertare la probabile sussistenza di cooperazione concertata, tra Istituti di credito Italiani eo loro partecipate e partners estere, probabilmente finalizzato alla manipolazione eo alla turbativa del mercato azionario e dei titoli di stato Italiani, con conseguente diffusione di preoccupazione e panico tra i risparmiatori, nonché eventuale turbativa all’interno delle componenti che Governano il Paese, anche al fine di tentare di indurre lo stesso Governo a rassegnare le dimissioni: il tutto – conclude l’On. Scilipoti (MRN) – con l’obiettivo probabile di attentato alla sicurezza socio-conomica nazionale”.