Scioperi: oggi stop trasporti pubblici
Le adesioni dei lavoratori allo sciopero del trasporto locale proclamato per oggi dall’Usb sono “alte” secondo il sindacato di base che ha deciso la protesta. A Roma – si legge in una nota dell’Usb – “l’astensione dal lavoro si attesta su una media del 65%. Sono rimaste chiuse la Metro A, la ferrovia Roma-Lido, la Termini-Giardinetti, la Roma-Viterbo, mentre la Metro B subisce forti rallentamenti”. Il sindacato segnala che l’adesione a Bologna e Venezia ha raggiunto l’80% mentre a Trieste è stata del 36%. In Sicilia – sottolinea il sindacato – sono fermi i collegamenti regionali, a singhiozzo quelli urbani. In considerazione degli eventi climatici e alluvionali, lo sciopero è stato invece rinviato ad altra data nelle province di Torino, Alessandria e Genova come pure alla Anm di Napoli.
BENZINA: SCIOPERO 3 GIORNI CONFERMATO, SI CERCA ACCORDO – E’ confermato lo sciopero di tre giorni dei benzinai, da martedì sera a venerdì mattina. Mentre é aperto il confronto con il governo per cercare un accordo dell’ultimo minuto che possa scongiurare lo stop. I sindacati dei gestori dei carburanti hanno deciso di escludere Liguria e Toscana, colpite dalle alluvioni, ma confermano il lungo black out in tutto il resto d’Italia, a partire da martedì dalle 19.30 in città e dalle 22 in autostrada. Subito prima dell’avvio dello sciopero, martedì nel primo pomeriggio, si riunirà ancora il tavolo al ministero dello Sviluppo con le associazioni dei gestori di impianti di distribuzione dei carburanti per cercare una intesa in extremis. Il nodo chiave è il destino del bonus fiscale in vigore da diciassette anni ed in scadenza a fine anno. Domani il ministero invierà ai gestori una proposta, condivisa dal ministro Paolo Romani e dal sottosegretario Stefano Saglia, che individuerà in percorso legislativo per rendere il bonus strutturale. Ma, nell’attesa di una indicazione anche da via XX Settembre, potrebbe restare in sospeso il giudizio del ministero dell’Economia.
Da domani le associazioni di categoria avranno in mano un documento su cui riflettere. E subito prima dell’avvio dellos ciopero daranno una risposta. “Siamo rimasti che ci si rivede martedì nel primo pomeriggio al ministero”, indica Luca Squeri, presidente della Figisc-Confcommercio. Che ribadisce: “Il punto centrale della trattativa è bonus fiscale che da 17 anni caratterizza questo settore, e ne è ormai diventato una parte strutturale: scade a fine 2011, e ne chiediamo il rinnovo”. Ma c’é anche, aggiunge Squeri, “il rischio di una decurtazione retroattiva dello stesso bonus: come dire, oltre al danno la beffa di una richiesta ai gestori di rimborsare dei soldi, una cosa preoccupante”. L’esclusione di Toscana e Liguria, aggiunge, sono state decise “come atto di buon senso, e di solidarietà” anche per non creare ostacoli agli interventi di soccorso. I gestori valuteranno le proposte del ministero, mentre confermano la determinazione a non fare passi indietro se non di fronte a misure concrete. Resta quindi fermo il programma dello sciopero proclamato sulla rete ordinaria degli impianti di distribuzione dalle ore 19,30 di martedì 8 novembre fino alle ore 7,00 di venerdì 11 novembre; e sulla rete autostradale dalle ore 22,00 di martedì 8 alle ore 6,00 di venerdì 11 novembre.
il fumo passivo il mio commento e quello che nessuno DEVE SUBIRE il fumo passivo, una stretta ci vuole anche alle entrate e uscite di tutti i locali pubblici, un maggiore controllo ci vuole anche nei luoghi comuni(scale, locali, ascensori, ecc) dei condomini.Cmq sono daccordo che i danni alla salute causati dal fumo passivo di quialsiasi entità devono essere risarciti, solo così si può contrastare anche l’indotta maleducazione dei fumatori/trici, che senza chiederti permesso ti costringono a respirare il loro fumo/veleno anche a innocenti bambini.