Sciopero dei benzinai, è già corsa al pieno. Pisani: “No ad aumenti ingiustificati”
L’annunciato sciopero dei benzinai, che durerà fino a venerdì mattina, ha scatenato il panico fra gli automobilisti. Fin da questa mattina presto si sono create lunghe code ai distributori e c’è chi ha riscontrato aumenti ingiustificati dei prezzi del carburante. A tal riguardo l’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noi Consumatori, esorta “a segnalare tempestivamente a chi di dovere anomali rincari sul già elevato prezzo dei rifornimenti. Tale aumento del tutto non dovuto va a cadere ancora una volta sulle spalle dei cittadini, costretti a pagare caro un carburante già oltremodo carico di accise” conclude Pisani.
I gestori hanno deciso di confermare l’agitazione (dopo l’inutile incontro di ieri al ministero dello Sviluppo) che sarà dalle 19 di stasera e alle 7 del 14 dicembre sulla rete ordinaria. Nelle aree di servizio autostradali, invece, impianti chiusi dalle 22 di stasera alle 22 del 13 dicembre.
Le sigle dei gestori degli impianti di benzina Fegica-Cisl, Faib-Confesercenti e Figisc-Confcommercio hanno proclamato lo sciopero lo scorso 21 novembre per la «drammatica crisi strutturale che attraversa la distribuzione carburanti e colpisce duramente le migliaia di piccole imprese di gestione»: crisi che vede sul banco degli imputati soprattutto le compagnie petrolifere.
Secondo i benzinai, infatti, i petrolieri hanno disatteso gli impegni sottoscritti il 27 luglio, che avrebbero dovuto portare a trattative sui rinnovi contrattuali, sull’utilizzo delle carte di credito e sugli oneri a carico dei distributori.
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