Sconti su luce e gas: dal 1 luglio nuove tariffe che faranno risparmiare!
Calano ancora le bollette di luce e gas:
dal primo luglio le tariffe del metano dovrebbero diminuire del 9,5% (7
centesimi in meno a metro cubo, a 66,5 cent), mentre quelle elettriche
del 2,1% (0,4 cent in meno a chilowattora, a 16,3 centesimi). E’ quanto
prevede Nomisma energia che stima, per il prossimo trimestre
luglio-settembre, un risparmio annuo per le famiglie italiane di circa
107 euro. Se le stime saranno confermate dall’aggiornamento trimestrale
– atteso dall’Authority per l’energia entro fine giugno – per il gas la
minor spesa sarà di circa 97 euro l’anno (per chi ha consumi pari a
1.400 metri cubi di metano l’anno), mentre per la luce si attesterà sui
9,5 euro (per la famiglia tipo con 225 chilowattora consumati in un
mese e una potenza impegnata di 3 chilowatt).
Il calo si andrebbe ad aggiungere a quelli già scattati nel primo e
secondo trimestre 2009 quando – dopo 5 trimestri di forti aumenti – le
tariffe sono tornate a calare, spinte dal ripiegamento delle quotazioni
del petrolio. «Per quanto riguarda l’elettricità – dice Davide
Tabarelli, esperto tariffario di Nomisma Energia – le stime si basano
sull’andamento dei prezzi di Borsa e dei costi per l’acquisto del gas,
principale fonte per la produzione elettrica, mentre per il metano le
previsioni sono elaborate in base agli automatismi tariffari legati a
greggio e prodotti petroliferi».
«Le stime riguardano gran parte del periodo di riferimento per il
prossimo aggiornamento dell’Authority – sottolinea Tabarelli – Gli
aggiornamenti trimestrali si basano infatti sulle medie dell’andamento
delle materie prime dei 6 mesi precedenti per l’elettricità e sui nove
mesi antecedenti per quanto riguarda, invece, le tariffe del gas. Nel
prossimo trimestre le bollette inizieranno così a registrare in pieno
il calo delle quotazioni internazionali del petrolio negli ultimi mesi:
calo che ha visto il prezzo del barile scendere dal picco storico di
quasi 150 dollari dell’estate scorsa ai circa 50 dollari degli ultimi
mesi. E non risentono delle ultime pressioni al rialzo, registrate
nelle ultime settimane, dal barile di oro nero che, spinto dalle
speculazioni finanziarie sui mercati, si sono riportate sopra quota 60
dollari. L’andamento di questi giorni è legato al nervosismo dei
mercati e non ai fondamentali (rapporto domanda-offerta) petroliferi».