Scontro sul maxi-divieto deciso dal Comune. Oggi stop alle auto dalle 7,30 alle 11,30
Oggi il via, e non è un esperimento ma una strategia. La maxi-zona a
traffico limitato varata dal Comune di Napoli per tentare di
fronteggiare l’emergenza inquinamento scatena tensioni e polemiche. A
insorgere sono, in primis, le associazioni dei commercianti che
contestano la strategia dei divieti di circolazione: «Ci danneggiano,
aggravando la crisi del settore che viene già penalizzato dai troppi
cantieri presenti in città» tuonano i rappresentanti dell’Ascom e dei
centri commerciali. Insorge anche l’opposizione in consiglio comunale:
per Salvatore Varriale (Pdl) «ogni anno si ripete lo stesso copione e
l’assessore Rino Nasti non fa che riproporre i soliti provvedimenti
inutili. È un assessore di facciata, farebbe bene a lasciare il posto a
qualcun altro. Eppure basterebbe solo copiare i dispositivi di altre
città europee». D’accordo il capogruppo di Iniziativa popolare Marco
Mansueto, secondo cui «non esiste al momento un efficace piano
parcheggi per decongestionare il traffico né un reale incentivo al
trasporto pubblico. Quanto alla Ztl, sono convinto che ci saranno molti
ricorsi perché è vero che l’articolo 3, comma 54, del codice della
strada prevede l’istituzione delle zone a traffico limitato ma per
vararle occorre informare maggiormente la popolazione». Durissima la
posizione dell’Udc: per il capogruppo Federico Alvino «si tratta di una
misura che rischia di rilevarsi inutile e forse è dettata più
dall’esigenza di questa amministrazione di tutelarsi in sede
giudiziaria che dalla volontà di trovare una reale soluzione ai
problemi ambientali. Dopo 15 anni di politiche fallimentari appare
urgente una svolta, possibile attraverso la costruzione di parcheggi di
interscambio in tutta la cinta periferica e attraverso un patto con la
Sovrintendenza per individuare soluzioni innovative in città. Proprio
l’atteggiamento troppo radicale della Sovrintendenza – insiste – ha
infatti condannato per anni Napoli a un mancato sviluppo»; Roberto De
Masi accusa invece la giunta di aver «varato una misura vessatoria e
pasticciata sia perché una Ztl non può coincidere con il territorio
dell’intera città sia perché occorre organizzare alternative serie
all’uso dell’automobile, cosa che in questi anni l’ente non è stato in
grado di fare nonostante i poteri commissariali». La maxi-Ztl, dunque,
parte oggi tra le polemiche. Lo stop al traffico per i 117 chilometri
quadrati del territorio cittadino è in programma stamane dalle 7,30
alle 11,30. Possono circolare, oltre ai veicoli normalmente derogati in
questo tipo di ordinanza, le auto euro 4, quelle alimentate a Gpl e
metano nonché i ciclomotori euro 2 ed euro 3; via libera, poi, alle
vetture euro 2 ed euro 3 dei titolari di attestato di qualificazione
energetica. Spazio, infine, al sistema del «car pooling» che elimina il
divieto per i veicoli euro 2 ed euro 3 ma a patto che abbiano almeno
tre persone a bordo. Il dispositivo sarà in vigore una volta a
settimana fino al mese prossimo: il giorno prescelto è il mercoledì (fa
eccezione solo il primo appuntamento, in programma di giovedì); la
grande Ztl verrà riproposta con gli stessi orari il 16 e il 30 dicembre
nonché 13, 20 e 27 gennaio. Proprio sul problema dello smog, intanto,
l’assessore Nasti ha incontrato ieri una delegazione dei Verdi guidata
dal commissario regionale Francesco Borrelli. Al centro del confronto
una serie di proposte presentate dagli ambientalisti, che saranno
oggetto di valutazioni da parte della giunta: tra queste spiccano
l’approvazione di un nuovo regolamento per il carico e scarico merci,
la realizzazione di piste ciclabili (già finanziate dalla Regione), un
regolamento per i bus turistici, un sistema di parcheggio su strisce
arancioni consentito solo per 10 minuti alle famiglie che accompagnano
i propri figli a scuola; e ancora una nuova convenzione con i consorzi
dei taxi per realizzare tariffe ad personam rivolte ai clienti abituali
nonché l’allargamento in tempi brevissimi delle isole pedonali di via
Luca Giordano e del centro storico.
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