Scudo fiscale, sì Camera: è legge Proteste in Aula, l’Idv: governo mafioso
Via libera definitivo della Camera, grazie
anche alle assenze nell’opposizione, al decreto correttivo del decreto
legge anti-crisi che comprende tra l’altro le norme sullo scudo
fiscale. La norma è legge e ora deve essere firmata dal presidente
della Repubblica e pubblicata in Gazzetta ufficiale.
Il provvedimento è stato approvato con 270 voti favorevoli, 250
contrari e 2 astenuti. Il decreto è pasato quindi con 20 voti di
scarto. Dai tabulati dell’aula, però, emerge che l’esito avrebbe potuto
essere un altro: sono infatti 23 i deputati del Pd che risulta non
abbiano partecipato al voto, 6 dell’Udc e 1 dell’Idv. In tutto una
trentina. «Stiamo verificando – spiega il capogruppo del Pd, Antonello
Soro – e comunque so che almeno 7 o 8 dei nostri non c’erano perché
malati, 2 sono in missione e poi possono esserci stati errori al
momento del voto. Ad esempio, risulta tra quelli che non hanno
partecipato al voto anche Furio Colombo che in aula c’era e magari si è
sbagliato al momento del voto. Ora verificheremo». Ancor più numerose,
comunque, sono state le assenze nel Pdl: i deputati che non hanno
partecipato al voto sono stati 56.
Tensione in Aula alla Camera. Il deputato dell’Idv Francesco
Barbato, illustrando un suo emendamento è tornato ad attaccare
arrivando ad accusare il premier di essere «mafioso». Dai banchi del
centrodestra si sono alzate le urla: “Vergogna! Vergogna!”, mentre la
presidente di turno Rosy Bindi gli toglieva la parola e lo riprendeva.
Il vice capogruppo del Pdl, Italo Bocchino, ha chiesto alla Bindi di
espellerlo. Per tutta risposta Barbato, insieme ad altri parlamentari
dell’Idv, compreso il leader Antonio Di Pietro hanno alzato dei
quaderni rossi a rappresentare l’agenda rossa di Borsellino. A quel
punto alcuni esponenti del Pdl sono andati verso i banchi dell’Idv. I
commessi sono intervenuti e la seduta è stata sospesa per alcuni minuti.
Casini: «Questi sono atteggiamenti irresponsabili e politicamente
infantili. Se l’Italia dei Valori continua così, Berlusconi rimarrà al
Governo per altri 60 anni». Così Pier Ferdinando Casini questa mattina
ha stigmatizzato l’atteggiamento dell’Idv. «Nella contrapposizione
politica di queste ore – ha affermato Casini – non bisogna mai perdere
il senso delle dimensioni: ai colleghi del Pdl e al Presidente del
Consiglio esprimo solidarietà per le parole inqualificabili espresse
dal collega dell’Italia dei Valori».
Stamani il governo era stato battuto alla Camera nelle votazioni
sugli ordini del giorno al decreto legge correttivo anticrisi che
contiene lo scudo fiscale. Con il parere contrario dell’esecutivo è
stato approvatoun odg di Pino Pisicchio (Idv) sulla Corte dei Conti. Il
decreto correttivo ha rivisto la norma contenuta nel decreto anticrisi
sull’apertura di istruttorie da parte della magistratura contabile,
eliminando la previsione che procedimenti potessero essere aperti solo
in caso fosse stato effettivamente causato un danno. È rimasta però la
norma secondo cui le istruttorie possono prendere il via in caso di
«specifica e concreta notizia di danno». L’ordine del giorno ha
impegnato il governo a evitare che questa specificazione possa limitare
l’attività della magistratura contabile.