SCUOLA. Banchi e sedie a misura d’alunno, ecco gli standard UNI-CEN
Le sedie e i banchi scolastici devono recare ben visibili la “taglia” o misura del banco, il nome o logo del fabbricante, del distributore, dell’importatore o del venditore, la data di fabbricazione che specifichi almeno l’anno e il mese di produzione. Ecco come riconoscere gli arredi scolastici a norma secondo quanto fa sapere l’Uni (Ente italiano unificazione) che ha in questi giorni pubblicato le principali novità contenute nelle norme tecniche europee elaborate con il CEN (l’Ente europeo di unificazione).
Che cosa è cambiato? Si sono innalzate le altezze medie di banchi e sedie visto i fisici più robusti delle nuove generazioni. In particolare, le norme assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie “taglie”. Per fasce di altezza omogenee si potrà quindi disporre di banchi e sedie delle misure più idonee al fine di favorire l’adozione di una corretta postura contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi che ormai trascorrono gran parte della loro giornata a scuola.
Sul fronte della sicurezza le norme garantiscono una maggiore stabilità di banchi e sedie e fissano le dimensioni dello spazio di seduta, degli schienali e dell’altezza minima del banco da terra per garantire spazio sufficiente per le gambe. Non solo. Gli spigoli devono essere arrotondati con un raggio minimo di 2mm e le superfici devono essere lisce; le estremità rivestite per evitare di generare schegge taglienti, mentre le parti che necessitano di lubrificazione devono essere ricoperte per evitare di macchiare gli studenti.
Visto il maggiore uso del computer a scuola gli arredi scolastici a norma sono progettati in modo che gli studenti possano appoggiare le braccia mantenendo le spalle rilassate sia che si trovino dinanzi ad un monitor sia che siano alle prese con i più tradizionali quaderni a righe o quadretti.