Tornano gli scioperi nella scuola. Martedì 15 febbraio è in programma la protesta nazionale dei 13 mila operatori Ata ex-Lsu: sono i bidelli che si occupano delle pulizie nelle scuole pubbliche di ogni grado e che, a Roma e provincia, sono oltre un migliaio.
ASSISTENTI ARRABBIATI – L’agitazione è stata indetta dall’Usb, Unione sindacale di base, «contro i tagli di risorse, personale e salario che il ministero della Pubblica istruzione ha previsto a partire da quest’anno, tagli che determineranno un duro colpo ai lavoratori ex-Lsu, da anni sfruttati e precarizzati, nonchè ai servizi nelle scuole già pesantemente ridotti dalle politiche dei ministri Tremonti e Gelmini». Gli assistenti scolastici aderenti alla protesta si asterranno dal lavoro per l’intera giornata (turno lavorativo).
LEZIONI REGOLARI – Non dovrebbero esserci ripercussioni sull’orario delle lezioni, ma sono possibili disagi nelle attività di laboratori e per il servizio di
mensa. Altro motivo alla base della protesta, «la scelta del Miur di mantenere comunque in piedi il sistema degli appalti, che rappresenta uno spreco ingiustificato pagato da lavoratori e utenti, a difesa dei soli interessi privatistici delle aziende del settore».
ALTRE TRE MOBILITAZIONI – In attesa di nuove iniziative, già definite alcune delle prossime agitazioni del settore: martedì 8 marzo ci sarà lo sciopero dei lavoratori del sindacato Sisa-scuola, venerdì 11 marzo, quello di docenti e personale dell’Usb. Lunedì 21 marzo, infine, sarà la giornata nazionale di sciopero per tutti gli operatori dei settori pubblici della conoscenza, dalla scuola all’università, indetta dalla Cgil.