Se la dichiarazione dei redditi è irregolare il commercialista deve risarcire il cliente
Responsabilità professionale a tutto campo per il commercialista: se il
Fisco riscontra delle irregolarità nella dichiarazione dei redditi del
contribuente, il professionista può essere condannato a pagare la metà
delle sanzioni inflitte dal Fisco al contribuente a titolo di parziale
risarcimento danni, a prescindere dall’esistenza di un patto con il
cliente per commettere le suddette violazioni. L’eventuale accordo,
infatti, sarebbe comunque contrario alla legge e al Codice deontologico
perché il commercialista ha l’obbligo di espletare l’incarico
affidatogli con diligenza e secondo le regole della professione.
Per
questi motivi la Cassazione con la sentenza 9916/10 ha confermato la
condanna di un commercialista al pagamento della metà delle sanzioni
applicate dall’erario al cliente per una serie di irregolarità fiscali.
Senza successo, infatti, il professionista ha cercato di sostenere
davanti ai magistrati del Palazzaccio che egli era “terzo” rispetto
alla causa del suo cliente col Fisco e, quindi, nessuna efficacia
poteva svolgere nei suoi confronti il verdetto dei giudici tributari.
Ma la terza sezione civile di Piazza Cavour è stata di diverso avviso
ed ha confermato la responsabilità del commercialista perché, come
sostenuto dai colleghi del merito, era preciso obbligo di diligenza del
professionista non esporre in dichiarazione costi privi di
documentazione e non inerenti all’anno della dichiarazione. Insomma,
era tenuto dal Codice di deontologia professionale ad un comportamento
corretto e, di conseguenza, è stato ritenuto responsabile del suo
operato.