Sempre più minorenni giocano d’azzardo, interviene Noi Consumatori: “Introdurre l’uso della tessera anche per slot machine e video poker”

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Una risposta

  1. Straker scrive:

    Proposta (quasi) inutile e possibile soluzione Dell’adozione della tessera sanitaria e/o del codice fiscale per l’accesso alle slot machines se ne parla sempre più frequentemente. Ho visto numerose proposte di legge, spesso provinciali o regionali, più o meno tutte sullo stesso tono. Ma a mio avviso i problemi da affrontare sono due: la preclusione del gioco ai minori e la ludopatia. L’applicazione di una tessera sulle slot, come già è stato fatto per i distributori automatici di sigarette, secondo me non risolve nessuno dei due problemi. In primo luogo perché è fin troppo semplice per un minore entrare in possesso di una di queste tessere (sui distributori di sigarette, ad esempio, funzionano circa una decina di tessere diverse, vanno bene anche quelle ormai scadute). Inoltre, anche se l’adozione della tessera sulle slot non toglie assolutamente il dovere del controllo da parte del gestore del locale, sicuramente questi già scarsi controlli diventeranno ancora più scarsi (in quanto il gestore, vedendo un possibile minore giocare utilizzando una tessera, presumerà che si tratta di un maggiorenne…) Inoltre la tessera potrebbe funzionare sulle slot… ma come impedire il gioco minorile nei tantissimi casinò online? Altro punto importante è la ludopatia. L’obbligo dell’uso di una tessera (sanitaria, cod.fiscale, identità etc.) non fornisce alcun contrasto alla ludopatia. Meglio sarebbe una tessera specifica, nella quale registrare vincite e perdite, in modo che il giocatore si possa rendere conto della sua propensione al rischio. Molti studi, infatti, dimostrano che la maggioranza dei giocatori ‘cronici’ non si rendono conto di quanto stanno effettivamente spendendo (si ricordano molto bene le vincite, ma non certo le perdite) ed i passi iniziali per la cura alla ludopatia impongono appunto al giocatore un quadernetto in cui tenere traccia delle proprie giocate… Il problema principale nell’applicazione di una tessera alle slot (come già fatto per i tabacchi) è che alla fine ciò che si può controllare è semplicemente la tessera stessa. Non certo l’utilizzatore. Non sarebbe meglio, allora, adottare un sistema che identifichi effettivamente la persona? Sistemi di questo tipo se ne trovano parecchi in Internet. Sono sistemi biometrici che associano una tessera all’impronta digitale del proprietario garantendo al contempo la massima privacy (tutti i dati restano sulla tessera che semplicemente ‘abilita’ ad un determinato servizio senza comunicare niente di personale – mentre da un codice fiscale si possono desumere un sacco di informazioni personali…) Di sistemi simili ne ho trovati molti in Internet, ma per chi volesse approfondire suggerisco un sito che mi pare molto informativo e tratta anche specificatamente di slot machines e ludopatia (oltre che di svariati altri argomenti): http://www.privacycard.it (mi scuso per la lungaggine)

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