Sequestrati video-choc pedofilia. Pisani: “Attentati alla dignità umana! Garantire la certezza della pena ed inasprire le condanne. Chi abusa dei bambini commette un omicidio!”
Video pedo-pornografici diffusi in rete . Immagini raccapriccianti di abusi su minori compresi tra gli 8 e i 12 anni, violenze ripetute su più bambini. Questa mattina gli agenti della Polizia Postale, su disposizione della Procura della Repubblica di Catania, hanno dato luogo ad una serie di perquisizioni in ben diciassette città italiane nei confronti di 18 indagati per divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet. La lunga scia di indagini ha incluso anche la città di Napoli. Al vaglio degli inquirenti numerosi pc contenenti le orribili riprese per ricostruire i luoghi esatti dove si sono consumate le violenze in maniera da identificare i bambini abusati e risalire poi agli stupratori.
” Una vergogna che ci lascia sotto choc – commenta l’avv. Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsuamatori -. Purtroppo, negli ultimi tempi, si sentono sempre più spesso notizie riguardanti i disumani crimini della pedopornogradia e della pedofilia. La violenza sui bambini uccide la dignità dell’uomo e distrugge la vita dei nostri bambini innocenti! Bisogna combattere con tutti i mezzi possibili questa piaga deplorevole del nostro Paese. In una società in cui non è stata approvata la castrazione chimica per questo genere di crimini, bisognerebbe almeno garantire la certezza della pena e stabilire delle condanne più dure e drastiche. Non servono anni di prigione, che talvolta vengono anche ridotti per buona condotta. Questi veri e propri attentati all’esistenza dovrebbero essere puniti con l’ ergastolo o, comunque, con delle detenzioni che vadano al di sopra dei 15 anni perchè chi abusa di un bambino è alla stregua di un assassino. Uccide lo stesso, non fisicamente ma psicologicamente, segni questi che le vittime strascineranno per tutta la vita. Se è vero che queste aguzzini ignobili sono malati mentali è anche vero che dalla malattia non si guarisce facilmente e che dovrebbero essere inseriti, per tutto il resto della loro esistenza, in specifiche strutture sanitarie ed essere costantemente controllati, dato che è molto difficile e, aggiungerei , inopportuna una loro reintegrazione nella società”.