1) L’istante XXX, cittadino Napoletano, è appassionato del gioco del calcio ed è tifosissimo della squadra del Napoli.
Da sempre il gioco del calcio coinvolge ed appassiona milioni di persone in tutto il mondo. Questo con ogni probabilità avviene perché il calcio è uno sport che si può praticare ovunque e nel quale qualsiasi ragazzino si è cimentato almeno qualche volta nel corso della vita dando calci ad un pallone insieme agli amici sotto il portone di casa, nei cortili ed ovunque ci fosse spazio per farlo. Per giocare a calcio, infatti, non servono particolari attrezzature sportive o una specifica conoscenza delle regole del gioco ma sono sufficienti una palla e un po’ di spazio. Per questo motivo, dunque, il calcio non è soltanto uno sport ma è anche un fenomeno di aggregazione e di folklore una “lingua universale” che unisce persone di tutti i tipi, di tutte le estrazioni sociali e di tutte le età senza distinzione alcuna. Negli stadi, infatti, la domenica si ritrovano persone diversissime tra loro, che magari in altri contesti non avrebbero molto in comune e che però sono unite dalla stessa passione per la squadra del cuore che, quasi sempre, è quella della propria città, e dalla voglia di assistere allo spettacolo offerto non solo dai loro beniamini, ma anche dai giocatori delle squadre avversarie.
2) Naturalmente l’attore è appassionato del gioco del calcio professionistico e assistere ad una partita è uno spettacolo a pagamento sia allo stadio che in tv; ne discende che anche l’erogazione di questo spettacolo è un servizio a pagamento, che viene fornito negli stadi dagli interpreti, cioè dalle squadre, e fuori dagli stadi da chi lo trasmette, cioè le televisioni o radio. A tal proposito è noto come si sia diffusa anche in Italia, da una decina di anni, la televisione a pagamento, la cd. pay tv , che consente di vedere in diretta, nel comodo salotto di casa, in compagnia di familiari ed amici, lo spettacolo della singola partita di calcio che si desidera vedere: tale servizio è erogato prevalentemente dalla tv satellitare Sky alla quale si sono aggiunte recentemente anche le altre tv a pagamento Mediaset e SI (Sport Italia).
E’ chiaro, quindi, lo si ribadisce, che intanto questo spettacolo è appassionante in quanto alla bellezza ed al fascino del gioco professionistico, si aggiunge la circostanza che vi partecipi la propria squadra del cuore e che venga vissuto nel proprio habitat che è sicuramente lo Stadio della propria città, che, per l’attore è il S. Paolo o, in alternativa, la televisione di casa .
3) È ovvio, quindi, che un fenomeno di tale portata quale il calcio deve necessariamente essere sorretto da una solida struttura organizzativa e disciplinato da regole predefinite.
In Italia, l’organismo che disciplina il gioco del calcio è la Federazione Italiana Gioco Calcio (F.I.G.C.), unica federazione sportiva riconosciuta dal CONI., dalla UEFA e dalla FIFA per ogni aspetto riguardante il gioco del calcio sia a livello nazionale che internazionale.
Lo Statuto della FIGC all’art. 1, n. 1 testualmente recita : “La Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.) è associazione riconosciuta con personalità giuridica di diritto privato avente lo scopo di promuovere e disciplinare l’attività del giuoco del calcio e gli aspetti ad essa connessi”. Tra le funzioni attribuite alla FIGC rientrano a norma dell’art. 3 dello Statuto, la cura delle relazioni calcistiche internazionali, la disciplina sportiva e la gestione tecnico-organizzativa ed economica delle squadre nazionali, le funzioni di garanzia, con particolare riferimento alla giustizia sportiva, agli arbitri e ai controlli delle società sportive sulla base delle legislazione vigente, la disciplina dell’affiliazione alla FIGC di società ed associazioni nonché la disciplina di tesseramento delle persone, la determinazione dei criteri di promozione e retrocessione nei campionati, basati esclusivamente sul titolo sportivo, e dei criteri di iscrizione ai campionati, basati anche sulla verifica da parte di apposito organo tecnico (COVISOC e COAVISOC) dei requisiti economico-gestionali e di equilibrio finanziario. In relazione a tale ultimo aspetto, allo scopo di garantire il regolare svolgimento dei Campionati, le società calcistiche professionistiche sono sottoposte, al controllo di verifica dell’equilibrio finanziario, ai controlli e ai conseguenti provvedimenti stabiliti dalla FIGC e quest’ultima può esercitare nei loro confronti i poteri di denuncia al Tribunale ex art. 2409 c.c. (art. 16 Statuto).
Quindi la FIGC gestisce su tutto il territorio nazionale il gioco del calcio facendo godere, a pagamento, del relativo spettacolo gli appassionati ed i tifosi attraverso le società professionistiche ad essa affiliate.
Per società professionistiche si intendono quelle società che si avvalgono delle prestazioni di atleti professionisti e che disputano i campionati nazionali professionistici; queste formano una o più associazioni denominate “Leghe”: in particolare quella che associa le società che partecipano ai Campionati di Serie A e B è la Lega Nazionale Professionisti, quella che associa le società che partecipano ai Campionati di Serie C (C1 e C2) è la Lega Professionisti Serie C. Ciascuna Lega stabilisce autonomamente la propria organizzazione, ovviamente nel rispetto degli indirizzi del CONI e della FIGC, dotandosi di un regolamento che deve essere controllato dalla FIGC (art. 7 n. 1 Statuto).
Nel 1996, a seguito di modifica del regolamento federale, le società di calcio, da originarie associazioni non riconosciute, si sono evolute in società di capitali assoggettate a tutti gli obblighi di legge, ivi compreso il versamento delle ritenute alla fonte dei contratti con i calciatori, degli oneri previdenziali ed erariali in genere.
Esse ricevono contributi, dalla Lega di appartenenza, maggiori o minori a seconda della disponibilità di cassa della stessa. Una delle maggiori fonti di finanziamento delle Leghe è il prelievo percentuale che esse effettuano sui proventi della vendita dei biglietti e degli abbonamenti. Per avere un’idea, la media degli spettatori di una partita di serie A è intorno ai 12-15.000, in serie B è intorno ai 7-8.000, in serie C è intorno ai 1.500-2.000. L’altra fonte di finanziamento è quella che viene dalla vendita dei diritti televisivi che, naturalmente, è direttamente proporzionale all’importanza della squadre che partecipano a quel singolo campionato. Giusto per esemplificare, la vendita dei diritti televisivi del Campionato di Serie A è stata effettuata alla pay tv Sky per diverse centinaia di milioni di euro; quella della Serie B a Sport Italia per circa 50 milioni di euro e quella della serie C per appena un milione di euro contrattato direttamente dal Napoli, unica società che, già nel campionato 2004-2005 e poi in quello in corso, ha destato l’interesse della pay tv Sky, ovviamente per l’enorme bacino di utenza. Proprio mentre scriviamo per la serie C1 si è aggiunto anche il Genoa che ha venduto a Sky i diritti televisivi.
4) Inutile dire che tutte le società di calcio affiliate alla FIGC hanno come obiettivo quello di militare nella massima serie, cioè la Serie A, militanza che consente di vincere il massimo trofeo Nazionale che è lo Scudetto, e che nel caso di piazzamento fra le prime 5/6 fa maturare il diritto a giocare le Coppe europee, cioè la Champions League e la Coppa Uefa, con grande visibilità televisiva e con emozioni fortissime quali possono derivare dal competere con squadre come il Real Madrid, il Barcellona, il Manchester United ecc. Ma è evidente che anche il “solo” giocare con le maggiori squadre nazionali (Milan, Juventus, Inter, Fiorentina ecc.) garantisce una qualità eccelsa dello spettacolo del calcio al quale è proporzionalmente e direttamente collegata l’emotività del vedere la propria squadra del cuore che prende parte a tali competizioni.
Ne viene da sé, quindi, che tutte le società di Serie C, e, con esse, le loro città, soprattutto quando blasonate, aspirano ad ottenere promozioni nelle serie immediatamente superiori, fino a giungere all’obiettivo finale della partecipazione al Campionato di Serie A.
5) Fatta questa parentesi e tornando all’attore, va detto che egli, vivendo a Napoli, da sempre, per godere di questo spettacolo e per ricevere, quindi, l’erogazione di questo servizio, offerto fino al campionato 2003/2004 dalla S.S.C. Napoli che, per esemplificare e per evitare equivoci, è la società nella quale ha militato per tanti anni il fuoriclasse Diego Armando Maradona, che ha dominato la scena calcistica nazionale ed europea dal 1985 fino al 1993/94 circa, oltre che tramite televisione, si reca allo stadio S. Paolo di Fuorigrotta di Napoli. Facile, quindi, immaginare la eccelsa qualità dello spettacolo visto dall’attore per tanti anni in tv ed allo stadio S. Paolo.
E’ poi accaduto che, in coincidenza con la crisi economica che ha vissuto il Paese tutto all’indomani dello scandalo di tangentopoli intorno agli anni 1993/1996, il mondo del calcio ha perduto gli apporti miliardari dei vari mecenati e sponsor. La prima società importante a farne le spese fu nel 2000 la Fiorentina, squadra della città di Firenze, di proprietà del produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori, che non fu iscritta dalla FIGC al campionato di serie A perché non in regola con l’erario tanto che poi fallì e dovette ricominciare dalla serie C 2 con un’altra ragione sociale denominandosi Florentia. (Omissis….)
(Omissis…) È, però, accaduto che la FIGC con il comunicato n. 224/A del 13 giugno 2005 ha modificato i criteri per il ripescaggio, non prevedendo più il divieto dei due ripescaggi nei cinque anni, in vigore fino a quel momento per tutte le società professionistiche, limitandolo ai ripescaggi per la disputa dei Campionati di C1 e di C2, cioè dalla C2 per disputare la C1 e dalla Serie D per disputare la C2.
La COVISOC, con provvedimento del 9 luglio, individuò nel Messina e Torino in serie A e nel Perugia e Salernitana in serie B le società non in regola; essa COVISOC, però, interpretò in maniera elastica il disposto di cui al capo IV del comunicato 189/A dichiarando che esse potevano proporre appello alla COAVISOC entro il 12 luglio allegando l’ulteriore documentazione giustificativa rispetto alle deficienze da essa riscontrate : di fatto aveva, quindi, pur non avendone il potere, essendo solo un organo consultivo, interno, di controllo, prorogato i termini per la regolarizzazione da quello perentorio del 30 giugno a quello del 12 luglio entro il quale era possibile proporre appello alla COAVISOC. Ed è accaduto ciò benché, come detto, il termine del 30 giugno fosse perentorio. Termine la cui inosservanza l’anno prima costò alla SSC NAPOLI la non iscrizione al Campionato di serie B ed il successivo fallimento civile. La COAVISOC confermò integralmente la decisione della COVISOC. Infatti tutte le società nulla fecero per mettersi in regola tanto era insanabile la posizione, l’unica a fare qualcosa fu il Messina, che però produsse il documento comprovante l’avvenuta transazione dei debiti erariali oltre il termine massimo, cioè nella notte tra il 12 ed il 13 luglio e quindi, comunque, anche il suo ricorso fu rigettato dalla COAVISOC. Conseguenza delle varie esclusioni comminate dalla COVISOC e confermate dalla COAVISOC alle quali si aggiungeva la pena della retrocessione in C1 comminata al Genoa dalla Disciplinare per illecito sportivo, sarebbe stata il ripescaggio a catena di 4 società tra le quali il Napoli Soccer dalla serie C1 per riempire il vuoto creatosi, perché il Messina per effetto della giovane costituzione non poteva accedere al Lodo Petrucci e doveva ricominciare dai dilettanti. Le società che sarebbero state così ripescate dalla serie C1 erano Catanzaro, Pescara, Vicenza ed in quarta posizione il Napoli Soccer. Va aggiunto che COVISOC e COAVISOC avevano dichiarato in regola le varie società tra le quali il Pescara ed il Vicenza, fatta salva la veridicità delle affermazioni di autocertificazione di assenza di debiti previdenziali, tra i quali ovviamente rientra, per accezione pacifica, quello dei contributi INAIL, ormai obbligatori per gli sportivi professionisti dal 2000, ex d.lgs. 38/2000.
Il TAR rigettò tutti i ricorsi eccetto quello della società del Messina calcio che fu, quindi, riammessa alla serie A determinando il mancato ripescaggio del Napoli Soccer.
Infatti, l’Organo Giudicante, nell’ordinanza del 2 agosto 2005 di accoglimento del suo ricorso, riammise la squadra al Campionato di serie A (che di fatto ha rimandato il Napoli in serie C1 dalla quale era già virtualmente ripescata se il ricorso del Messina fosse stato rigettato) non perché in regola con i pagamenti erariali nei termini prescritti dal Regolamento di cui al citato Comunicato Ufficiale 189/A, ma perché ritenne che, se la Covisoc, pur essendo mero organo di controllo interno alla FIGC, si è autoconferita, senza che la FIGC glielo impedisse, la facoltà di derogare al termine perentorio del 30 giugno stabilito dalla FIGC nel citato comunicato 189/A, ciò non significava, però, aver acquisito il potere di stabilirne uno alternativo. Pertanto, così facendo, aveva di fatto determinato la necessità dell’introduzione di un principio di giustizia sostanziale. E quindi, concluse il TAR, corollario di questo comportamento è stato che la COAVISOC doveva adottare un criterio di giustizia sostanziale ritenendo per valide tutte le regolarizzazioni dei debiti intervenute fino al momento ultimo precedente la verifica di tali documenti, cioè il 13 luglio. Ecco perché il TAR ha ritenuto legittima la produzione dell’atto transattivo del Messina Calcio.
Il Consiglio di Stato confermò tale tesi che, senza dubbio, ha una sua valenza giuridica e sposta ancora una volta, in più, le responsabilità di questa pronuncia “forzata” del TAR in capo alla COVISOC, cioè alla FIGC, rea di aver introdotto un criterio elastico di applicazione delle norme, in barba a tutti i termini perentori e all’interpretazione rigidissima dell’anno 2004 che costò alla vecchia SSC Napoli la perdita della serie B, con conseguente fallimento. (Omissis…)
(Omissis…)Ciononostante, il 16 agosto, il Consiglio Federale della FIGC, disattendendo completamente queste indicazioni dei suoi organi di controllo e omettendo di dare ascolto ad una “voce di popolo calcistico” dalla quale si poteva dare per certo che le dichiarazioni dei Presidenti del Pescara Calcio e del Vicenza Calcio (entrambe in serie difficoltà economiche al termine del campionato appena conclusosi tanto da essere anche retrocesse dalla serie B alla C1) fossero dubbie, non chiedeva loro, società sue affiliate e quindi poste sotto il suo diretto controllo, il documento comprovante la bontà delle loro affermazioni e quindi le dichiarava in regola ritenendole cioè validamente (ma solo virtualmente) iscritte al campionato di serie C1 dal quale venivano però entrambe immediatamente ripescate ed iscritte quindi alla serie B al posto delle società escluse per irregolarità verso l’erario. Irregolarità assolutamente simili a quelle commesse dal Pescara e dal Vicenza che, addirittura, paradossalmente, invece di essere escluse anche dal Campionato di loro pertinenza, cioè la serie C1, sono state invece premiate ed ammesse a quello superiore!!!!!!
Ulteriore paradosso si è poi verificato allorché il Napoli Soccer si è visto sì rigettare dal Consiglio di Stato il 30 agosto, per un mero vizio di procedura, il suo ennesimo ricorso avverso il ripescaggio del Pescara e del Vicenza – società non in regola con il pagamento dei debiti previdenziali né alla data del 30 giugno, né a quella prorogata del 12 luglio, né probabilmente a tutt’oggi – ma contemporaneamente ha visto anche il Consiglio di Stato rimettere gli atti alla Procura della Repubblica di Roma per accertare e punire il comportamento della FIGC rea di non avere esercitato il suo potere-dovere di vigilanza sulle dichiarazioni rese dai legali rappresentanti di due società affiliate, il Pescara ed il Vicenza, i quali, mentre scriviamo, sono stati iscritti nel registro degli indagati per false dichiarazioni finalizzate a procurarsi un beneficio in maniera illecita, anzi due, la mancata bocciatura ed esclusione dalla serie C1 e il ripescaggio per la serie B. Probabile, però, che quando ci sarà il rinvio a giudizio dei responsabili dello scandalo sportivo per l’illecito penalmente rilevante dell’omessa vigilanza, il Campionato attualmente in corso si sarà anche concluso!!! Conseguenza pratica di tutto ciò è stata che la Napoli Soccer, che in graduatoria era l’immediata avente diritto al ripescaggio dalla serie C1, non è stata ripescata e nel campionato 2005/2006 milita ancora in serie C1.
9) L’attore abbonato al Napoli Soccer e assiduo telespettatore dei programmi sportivi nell’attuale campionato ha assistito a tutte le partite (Napoli-Massese, Napoli-Sassari Torres, Napoli-Juve Stabia, Napoli-Manfredonia) nelle quali lo spettacolo è stato estremamente scadente, quasi patetico.
Infatti, non soltanto la gran parte delle squadre che militano nella serie C quasi mai è in grado di offrire agli spettatori uno spettacolo entusiasmante, ma certamente, come gli stadi piccoli e pericolosi per un pubblico come quello napoletano, anche gli arbitri non sono di livello adeguato per cui troppo spesso si verificano errori di arbitraggio che ovviamente contribuiscono a peggiorare la qualità delle partite, e dunque dello spettacolo, oltre che penalizzare le squadre. Gli episodi senza dubbio più eclatanti si sono verificati nel corso della partita Napoli-Sassari Torres che si è disputata alla Stadio S. Paolo lunedì 19.09.2005 e nel corso della quale ci sono stati dei clamorosi errori da parte della terna arbitrale che hanno fortemente condizionato l’esito della gara, conclusasi con un misero 0-0, penalizzando la squadra napoletana, che aveva segnato due gol regolari ed alla quale non è stato concesso un indubbio calcio di rigore, e ovviamente lo spettacolo offerto ai suoi spettatori. Come se ciò non bastasse, all’ingiustizia subìta per la mancata vittoria si è aggiunta anche la mortificazione della dignità ed integrità morale del sig. L’attore non solo quale tifoso ma anche quale cittadino napoletano per aver dovuto udire (o leggere) le a dir poco inopportune dichiarazioni del Presidente della Lega di Serie C, rag. Macalli, il quale, anziché impegnarsi a prendere provvedimenti per assicurare arbitraggi più corretti per le partite della Lega che presiede, ha infierito sulla Napoli Soccer e sul suo Presidente dr. Aurelio De Laurentiis, dicendo che il Napoli avrebbe dovuto comunque vincere contro la squadra del Sassari Torres, “mediocre” e ove necessario avrebbe dovuto anche “segnare tre goals regolari per averne almeno 1 convalidato”. E che il Presidente De Laurentiis dovrebbe prendere a calci i suoi giocatori, rei di non impegnarsi abbastanza per segnare i citati tre goals!!!!!!!! (Omissis…)
10) L’attore, infatti, quando vede la propria squadra in tv o quando si è recato e si recherà ancora per tutto il campionato in corso allo stadio S. Paolo, non ha goduto e non godrà dello spettacolo di cui avrebbe goduto se il Napoli fosse stato ripescato in Serie B come era giusto che fosse, subendo tutti i disagi e pericoli conseguenziali alla serie C, come nel caso degli stadi, e, quindi, ritiene che il motivo della scadente qualità del servizio erogatogli sia conseguenza della militanza del Napoli Soccer alla serie C1, che a sua volta determina l’ulteriore conseguenza di demotivarne i contenuti atteso che egli è consapevole che per poter godere del fantastico ed emozionante spettacolo del Napoli in serie A, dovrà aspettare almeno altri due anni. (Omissis…)
(Omissis….) Viceversa, se il Napoli Soccer fosse stato ripescato in serie B senza, cioè, che venissero commessi dalla FIGC gli illeciti o inspiegabili condotte su descritti, lì, allo Stadio S.Paolo di Napoli, l’attore avrebbe potuto fruire del servizio di migliore qualità con l’emozione di concorrere per la promozione in serie A. (Omissis…)
Tanto premesso e ritenuto i sottoscritti procuratori, nella menzionata qualità
Citano
la Federazione Italiana Gioco Calcio (F.I.G.C.) in persona del presidente p.t. Sig. Franco Carraro elett.te dom.to per la carica presso la sede in Roma alla Via Gregorio Allegri n. 14, a comparire dinanzi al Giudice di Pace di Napoli all’udienza del ………………. alle ore di regolamento, nei soliti locali di udienza, con invito a costituirsi nei termini e nelle forme previste dal c.p.c. e con avvertenza che in difetto si procederà in contumacia, affinché il Giudice di Pace:
1) ai sensi dell’art. 320 1° e 2° comma c.p.c. inviti la convenuta FIGC a formulare la sua offerta, premesso che la domanda viene contenuta nei limiti di €. 1.032,00 secondo equità;
2) se infruttuoso il tentativo di conciliazione, accertata e declarata la responsabilità della FIGC per i motivi di cui in premessa, la condanni al risarcimento di tutti i danni (omissis..) subìti dall’attore, ivi compresi quelli per il costo sostenuto per l’acquisto di un servizio scadente(Omissis…)
3) condanni, altresì, la FIGC al pagamento delle spese, dei diritti ed onorari del giudizio con attribuzione ai sottoscritti procuratori anticipatari.
Ai sensi dell’art. 9 della legge 23/11/99 n. 488, si attesta che il valore della controversia è nei limiti di €. 1032,00 e pertanto il contributo unificato è di euro 30,00.
(Omissis..)
Napoli, lì
Avv. Giuseppe Mazzucchiello Avv. Angelo Pisani
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operaio tutti contro questi padroni!figc infame
BRAVI RITENGO MERITORIA DI OGNI BENE QUESTA AZIONE LEGALE. MA EFFETTIVAMENTE CREDETE CHE SI POSSA APPRODARE A QUALCOSA DI CONCRETO?
Napoli in B Il Napoli aveva diritto di andare in B l’anno scorso ed è giustissimo che la FIGC ci risarcisca!! Parma e Lazio in B!
FORZA NAPOLI FORZA NAPOLI!
Basta all’ignoranza degli ANTI-NAPOLETANI E’ naturale esordire in questo modo:molte persone di scarsa cultura esordiscono dicendo che la promozione si conquista sul campo(BiLLie)forse non hanno ancora recepito che 1)questa causa non è finalizzata al ripescaggio del napoli ma alla tutela dei diritti di noi tifosi del napoli 2)La B sul campo non si è mai persa retrocedendo quindi VOI ANTI-NAPOLETANI che sapete tutto FATE SILENZIO 3)Quando il napoli giustamente falli’esistevano termini perentori per i quali fummo sacrificati……..Lo scorso anno gli stessi termini perentori(30giugno)furono illecitamente allargati e portati dalla COAVISOC al 12 luglio permettendo a tanti club di salvarsi(MESSINA ECC ECC).Ora non capisco perchè la perentorietà debba esistere SOLO per il NAPOLI e debba penalizzare SOLO NOI….4)Invece di pronunciare sempre le stesse offese (napolimerda,colera)imparate ad utilizzare la testa anche per ragionare perchè da quello che scrivete non si direbbe che l’avete(la testa con un cervello funzionante)5)se vogliano parlare di giustizia vi chiedo:perchè PARMA E LAZIO sono in A????Perchè LA JUVE viene assolta nell’illecito DOPING nonostante SIA PALESEMENTE COLPEVOLE????Perchè INTER e ALTRI CLUB pagarono solo con una ammenda senza essere penalizzati con punti per lo scandalo PASSAPORTI (recoba e tanti altri)?????? Perchè GALLIANI dirigente del milan è PRESIDENTE DI LEGA??????????PERCHE’ la FIORENTINA ha fatto il TRIPLO salto dalla c2 alla A visto che lo spareggio con il PERUGIA in B fu comprato da DELLA VALLE???????Perchè gli scandali per il CALCIOSCOMMESSE finiscono sempre a tarallucci e vino???Cari miei Signori che vi permettete di venire ad offendere napoli e il napoli invece di fare i MORALISTI su di NOI pensate alle vostre SQUADRETTE INFANGATE DA TANTA MERDA e secondo me dopo aver letto cio’ che ho scritto tutta questa voglia di offendere si calmerà considerando quanto MARCIO c’è in ITALIA 6)e chiudo per la GIOIA DI COLORO CHE ODIANO NAPOLI oggi il GIUDICE CI HA DATO RAGIONE…….ooooooooolllllllllllllllllèèèèèèèèèèèèèèè CIAO INVIDIOSI…..SOLO NAPOLI
E’ solo l’inizio… Quello che è accaduto al calcio napoletano ormai 2 anni fa è da definirsi lo scandalo nello scandalo. Ma io penso che la figc e tutti coloro i quali hanno voluto il male del Napoli hanno solo iniziato a pagare. Nessuno ama il calcio come noi napoletani. Nessuno ama lo sport come noi e poco alla volta ci prenderemo belle soddisfazioni (la Carpisa ne è un esempio) contro quelle squadrette che si trovano "immeritatamente" in serie A dove dovrebbe esserci il Napoli. Un giorno magari vedremo finalmente il Parma retrocedere ( il Parma è uno dei motivi per cui il Napoli è fallito: ricordiamo tutti l’ultimo anno in serie A come "stranamente" il Verona vinse contro il Parma…) o magari vedere partite tra squadre blasonate e non tra SQUADRETTE! Per chi non avesse capito ho detto: SQUADRETTE. E che nessuno si offenda.
FORZA NAPOLI Sono un greco tifoso del Napoli.Abitavo a Napoli per un periodo di tempo ed ho amato la citta’ e la squadra del Napoli.Credo che non sia stato giusto per Napoli di scendere sulla categoria di C1 perche’ problemi economici hanno anche le societa’ di Roma come Roma e Lazio. Non posso immaginare come hanno preso questa decisione dall’ inizio.Il Napoli deve giocare solo in serie A e questi che hanno le autorita’ sul calcio italiano devono pensarlo.Non dico che non devono seguire le regole ma devono farlo per tutte le squadre e non solo per il Napoli.Spero che il Napoli giocchi in serie A piu spesso possibile.
una vera ingiustizzia abito in svizzera e seguo il napoli da sempre spero che sia l ultima che ci fanno e che finalmente con il nostro presidente possiamo avere un grande napoli. apri gli occhi signor presidente questi signori fanno i furbi ma noi tutti siamo con te.
figc vergogna!!! ricordiamo che il napoli meritava il ripescaggio in B per merito sportivo come era stato fatto per la fiorentina in quanto poi il napoli non è retrocesso sul campo,ricordiamo che lazio e roma in notevoli debiti sono stati salvati,ricordiamo che la lazio è stata salvata rateizzando il debito in 24 anni cosa che nessuna azienda al mondo puo fare ma solo nella nostra federcalcio di merda succede,ricordiamo che al posto del napoli è stato ripescato il torino che ancora non aveva una società,un presidente nè una squadra,ricordiamo che è stato ripescato il messina non si sa ancora il perchè in quanto il documento sulla transazione dei debiti era stato portato oltre il termine massimo.tutto questo non è giusto e non è assolutamente giusto che a pagare siamo solo noi tifosi napoletani e i nostri cari amici genoani
figc non giusta il napoli è stato sempre tra critiche e polemiche.ma adesso che abbiamo una società forte bisogna far quadrare le cose.bisogna far giustizia è mettere il napoli nella serie che conta…..Forza Napoli
DOVUNQUE DOVENQUE ANDRA’ SEMPRE E SOLO FORZA NAPOLI NON BISOGNA MAI MOLLARE
Solo Napoli Ovunque dovunque e x sempre Forza Napoli Soffrire sempre ………. Tradire MAI…………. Forza Napoli sempre e ovunque al tuo fianco
è sacrosanto il risarcimento del danno subito in seguito al torto commesso dalla figc è sacrosanto! cosa devo allegare alla citazione per diventare attore in questo processo? i biglietti e/o l’abbonamento devono essere della stagione 04/05 oppure 05/06? grazie
TIFOSO GENOANO HO LETTO CIO’ E SONO MOLTO CONTENTO CHE ABBIATE VINTO LA CAUSA CONTRO LA FIGC E SPERO CHE ALTRE MIGLIAIA INTENTINO LA STESSA IN RISPOSTA AI SOPPRUSI CHE STANNO COMMETTENDO ADERITE FORZA!!! P.S. SAPETE SE ANCHE PER LA QUESTIONE GENOA SIA STATA INTENTATA UN CAUSA SIMILE?FATEMELO SAPERE GRAZIE E FORZA NAPOLI!!!
Onore a chi difende il buon nome di Napoli Come nel titolo: Massimo onore a chi difende gli interessi di una Città meravigliosa e di un Popolo superlativo; Noi tutti, Napoletani di ogni parte del Mondo, dovremmo prendere esempio e comportarci sempre e comunque secondo i criteri che contraddistinguono da millenni la nostra cultura, "Loro" vogliono colpirci proprio facendoci comportare come "Loro" hanno sempre fatto e cioè vigliaccamente !!! Bisogna aderire Tutti,dimostrando così che Siamo uniti e che Napoli è la più bella città che esiste su questo meraviglioso Pianete !!! Forza Napoli.
carraro infame è uno scandalo! Serie C alla Juve
Napoletano offeso!!! sono un tifoso del napoli che vive a NEW YORK.la figc mi ha tolto la gioa di seguire il calcio mi sono promesso di non guardre una partita di serie A finche il NAPOLI non ritorna a far parte della massima serie!! a carraro e FGIC ci potete negare la serie A ma non ci toglierete l’orgoglio di essere NAPOLETANI forza NAPOLI sono stufo dello stapoteri comprato!!! della juve. Milan W il Sud !!!!!!!!!!
risarcimento non si puo piu andare avanti cosi parma in rovina ma resta in A lazio idem ed e in A noi delusi dal ripescaggio andiamo in C ma basta ora basta siamo stufi di essere presi ingiro
sono un tifoso da pompei un solo grido forza napoli carraro sei la rovina del calcio napoli
Solo In italia Si solo in Italia si può andare in galera per aver rubato una mela e passarla liscia per aver rubato miliardi, e quello che accede nel mondo del calcio è praticamente la cartina al tornasole della situazione politico-giuridica che c’è nel bel paese. Il calcio è fatto dei furbi che violano le regole ma che purtroppo ora comandano……. Forza giudici dateci dentro! FORZA CIUCCIO!!!!
non ci accontentiamo secondo me mille euro non sono niente visto quello che subiamo ogni domenica ma li accetterei volentieri per dire anch’io che almeno una volta GIUSTIZIA è FATTA
impiegato GIUSTIZIA E FATTA !!!!! JUVE-MILAN-LAZIO-FIORENTINA IN SERIE B