“Sì ai figli dei clandestini al nido, lo dice la legge”
Non sussiste alcun obbligo per il comune
di
Torino, o per altri uffici pubblici, di segnalare alle Autorità
competenti la situazione di irregolarità dei genitori dei minori da
iscrivere alla scuola dell’infanzia. È quanto precisa il prefetto di
Torino Paolo Padoin in seguito alla questione sollevata dall’Assessore
alle politiche educative del comune di Torino, sulla necessità, da
parte dei genitori di esibire il permesso di soggiorno per iscrivere il
minore straniero alla scuola per l’infanzia, con conseguente obbligo di
denuncia da parte del Comune dei bambini iscritti alle scuole materne
dei figli di immigrati irregolari o clandestini.
«Il ministero
dell’Interno – precisa il prefetto di Torino – ha concordato con
l’avviso espresso da questa prefettura secondo cui alla luce delle
norme vigenti, ed in particolare dell’articolo 38 del T.U.Immigrazione
e dell’art.45 del D.P.R. 349/99, i minori stranieri presenti sul
territorio, indipendentemente dalla titolarità di un permesso di
soggiorno, hanno diritto all’istruzione nelle scuole di ogni ordine e
grado».