Sì al “Grande Fratello 11 sull’immondizia”
“Berlusconi ha risolto, affidandola alla Protezione civile di Bertolaso, l’emergenza del 2008, ma poi ha lasciato tutto nelle mani delle Province e dei Comuni, senza più preoccuparsene. La Provincia di Napoli dice che non ha avuto il tempo di organizzarsi e che non ha ricevuto i finanziamenti per «convincere» i Comuni ad accettare nei propri territori discariche e altri insediamenti scomodi. Il Comune di Napoli doveva organizzare la differenziata ma si assolve lamentando la sospensione dei fondi regionali. Ognuno ha un suo alibi, ma tutti hanno le loro responsabilità.
Nel frattempo a Terzigno esplode l’Intifada, a Napoli la sindaca alza bandiera bianca e il mondo intero ci guarda sconsolato. Noi napoletani, che paghiamo la Tarsu più alta d’Italia, che avviliamo il Paese con le nostre continue emergenze e che subiamo il danno più alto, quello di un’immagine definitivamente compromessa della nostra città, semplicemente non ne possiamo più. Questo continuo scaricabarile deve finire. Come uscirne? Entrando in una stanza.
<< La proposta del Direttore Marco De Marco è assolutamente condivisibile, per la sua natura operativa oltre che simbolica.
E’ fondamentale che le Istituzioni nazionali, regionali, provinciali e comunali collegate all’indegna vicenda rifiuti, che sta massacrando Napoli non solo dal lato ambientale, ma anche quello legato all’immagine a livello mondiale, devono risolvere i nodi che determinano tale situazione.
Ritengo, inoltre, necessaria la presenza anche di un rappresentante dell’Associazionismo civico, a testimonianza del fatto che ormai i cittadini non danno più credibilità a chi li rappresenta e vogliono una presenza diretta nei momenti decisionali. Dobbiamo consentire un reale coinvolgimento dei cittadini, dal momento che sono gli unici a pagare le conseguenze di questo disastro!>>.