“Sì alle supercalcolatrici nei compiti di matematica
Sul banco, alla destra del testo di matematica. La calcolatrice. È entrata a scuola nei primi Novanta, tre anni fa è stata accolta alle elementari e dalla maturità dell’estate 2012 sarà ammessa senza vincoli. In tutti gli esami di Stato si potranno utilizzare gli strumenti programmabili, quelli più complessi ed evoluti che possono disegnare grafici e mostrare una funzione. Il ministero della Pubblica istruzione da tempo spinge per l’ingresso – senza costi per lo Stato, s’intende – della tecnologia a scuola e da mesi manda in giro per l’Italia uno dei suoi ultimi dirigenti, il professor Emilio Ambrisi, già insegnante di matematica e fisica, preside, oggi ispettore ministeriale, per spiegare ai docenti restii che la macchina non sostituisce il ragazzo, solo lo aiuta.
Il professor Ambrisi è in viaggio per Brindisi, reduce da Torino. Spiega: “Presto toglieremo alle calcolatrici a scuola l’ultimo ostacolo, l’aggettivo “non programmabile”, che si è sempre inteso nell’accezione “calcolatrice grafica”. Sarà ininfluente rispetto alle tracce che si forniranno alla maturità: la soluzione del problema sarà sempre frutto del ragionamento degli studenti. D’altro canto, in gran parte dell’Europa la calcolatrice evoluta è prassi affermata negli esami e nelle classifiche comparative gli studenti stranieri nella matematica sono sempre più in alto dei nostri”.
In un sondaggio tra millecento lettori di tuttoscuola. com, gran parte dei quali insegnanti,
l’84% approva l’introduzione di strumenti elettronici all’esame di maturità e ritiene che la calcolatrice aiuterà la comprensione della materia.
Il professor Gabriele Anzellotti, ordinario di Analisi matematica all’Università di Trento, esperto di test e prove oggettive, dice: “Nell’apprendimento, nella didattica e negli esami l’uso di strumenti informatici è una questione cruciale. Sono favorevole a introdurre il computer e anche internet nell’esame di Stato, non solo per la matematica”. Alcune critiche si sono levate di fronte all’intensa attività di lobbying dei produttori di strumenti di calcolo. Ambrisi fa notare: “Bisogna sapersi difendere dalle pressioni, ma l’introduzione della calcolatrice non è un invito al suo acquisto”.
Sul fronte della prossima maturità, da oggi sono pubblici sul sito del ministero dell’Istruzione i nominativi dei 40 mila commissari esterni e dei 14 mila presidenti che vigileranno sull’esito delle prove e determineranno le votazioni di 500 mila candidati.