Sì del Cdm al Codice agricolo: sopprime 40 leggi
Semaforo verde del Consiglio dei ministri al Codice agricolo. Il Cdm
ha, infatti, approvato in via preliminare il decreto legislativo che
riordina la normativa sull’attività agricola, creando il codice
agricolo. Lo ha reso noto il ministro per le Politiche agricole, Luca
Zaia.
Il testo, che sarà ora sottoposto al Consiglio di Stato, alla
Conferenza unificata, alle commissioni parlamentari e alle associazioni
di categoria, sarà operativo da febbraio.
Il provvedimento tornerà poi al Consiglio dei ministri per il varo
definitovo. Il ministro Zaia ha sottolineato che con il codice agricolo
sono state soppresse 40 leggi. «Con il nuovo codice – ha detto Zaia –
semplifichiamo e accorpiamo il quadro legislativo dell’agricoltura
italiana. La materia agricola ha vissuto interventi importanti
praticamente in ogni decennio: prelazione agraria negli anni Sessanta,
usucapione speciale negli anni Settanta, legge sull’affitto dei fondi
rustici e dei contratti agrari negli anni Ottanta, e nel 2001 le leggi
di orientamento in agricoltura. Tutte queste materie, disseminate in
varie leggi speciali, rendevano difficile agli agricoltori individuare
il quadro normativo complicando la loro attività». Lo scopo della
semplificazione normativa, ha detto Zaia, è di rendere prevedibile ai
destinatari le conseguenze delle loro condotte.
Il Codice è costituito da sei Titoli, divisi in 155 articoli:
riguardano l’attività agricola e, quindi, le figure degli imprenditori
agricoli e delle loro attività, compresa la vendita dei prodotti
agricoli; le società agricole; i contratti agrari; le coltivazioni Ogm;
la creazione di aziende agricole, anche attraverso l’acquisizione della
terra per successione o per prelazione.
Il ministro ha anche sottolineato che nella Finanziaria,
attualmente all’esame dell’aula della Camera, è stato «ottenuto un
grande risultato perché c’é un Fondo che muove circa 2
miliardi per
le aziende agricole e così si esce dalla crisi». Zaia ha anche
annunciato che presto arriveranno anche i decreti attuativi relativi al
Fondo.