Si estende la responsabilità civile dei magistrati. Anm: “Vogliono intimidirci”
Via libera della commissione Giustizia della Camera all’emendamento depositato dalla Lega Nord alla legge comunitaria che estende la responsabilità civile dei magistrati ”a ogni violazione manifesta del diritto” e non più quindi solo per dolo o colpa grave. La deputata radicale del Pd Rita Bernardini ha votato a favore dell’emendamento. Dura la reazione del presidente dell’Anm, Luca Palamara: ”Appare evidente che ha avuto inizio la stagione delle riforme punitive. Ancora una volta assistiamo a un intervento episodico, contingente, svincolato da quelle che sono le reali emergenze della giustizia e dettato esclusivamente dalla volonta’ di intimidire i magistrati nello svolgimento della loro attivita’. E’ un emendamento che contestiamo anche per le modalita’ e i tempi con i quali e’ stato presentato e che non hanno tenuto in alcuna considerazione i punti di vista della categoria interessata”. Critica la presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno. “Deve essere chiara una cosa: io sono favorevole al riconoscimento della responsabilità civile dei magistrati, con norme che disciplinino la materia, che individuino i criteri in base ai quali un giudice è chiamato a rispondere. Ma quando si creano emendamenti che hanno un effetto così ampio e senza limiti – ha affermato Bongiorno – allora mi sembra chiaro il carattere intimidatorio dell’emendamento”. “Mi sembra una norma che ha un sapore punitivo – ha poi aggiunto – perché, ovviamente, il magistrato si troverà in difficoltà a comprendere quale sarà la violazione della legge a determinare la sua responsabilità”. “La norma non ha assolutamente un carattere punitivo e non è indeterminata – ribatte la capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia alla Camera, Carolina Lussana – perché nella sentenza della Corte di giustizia europea si specificano già dei parametri che incardinano la ‘manifesta violazione del diritto’. Proprio in sede di adozione del parere e su richiesta della Lega, abbiamo formulato un’osservazione che rimanda a questi parametri. Non si tratta di una norma irragionevole ma adegua il nostro ordinamento a quello degli altri paesi europei”.