Si sveglia dopo due anni di coma.L’inps:’falso invalido’

Rischiava di trasformarsi in un caso dai contorni foschi e
grotteschi quello sollevato dalla famiglia di Salvatore Crisafulli,
l’uomo risvegliatosi dopo due anni di coma vegetativo. La Commissione
medica superiore dell’Inps di Catania, denunciano i Crisafulli, “ha
chiesto a Salvatore di presentarsi il prossimo 15 maggio per verificare
la permanenza dello stato di invalido”. Resisi conto dell’errore i
responsabili dell’Inps hanno chiesto scusa.

“Nei giorni
scorsi ci è stata inviata una clamorosa comunicazione”, scrive la
famiglia. “Precisamente la richiesta di presentarsi per valutare la
possibilità di prolungare la pensione di invalidità e per verificare la
permanenza dello stato di invalido”.

Nel documento dell’Inps si
legge: “La informo che l’istituto superiore deve realizzare un piano di
verifica straordinarie nei confronti di titolari di prestazioni di
invalidità civile, per accertare la permanenza dello stato
invalidante.(..) Le raccomando di presentarsi puntualmente
all’appuntamento, in quanto se risulterà assente, (…) si dovrà
procedere alla sospensione della prestazione”.

Ecco il
commento della famiglia Crisafulli: “Siamo rimasti sorpresi, ma anche
molto amareggiati dalla comunicazione dell’Inps, che non ha nessun
senso e nessuna connessione con la realtà dei fatti! Salvatore
Crisafulli, per l’Inps di Catania potrebbe essere quindi un falso
invalido? Nella comunicazione ufficiale, si fa anche riferimento alla
possibilità di perdere tutti i diritti nel caso in cui in 90 giorni
Salvatore non si presentasse all’appuntamento fissato.Ma come fa
Salvatore ad andare alla visita? E’ inchiodato a un letto. Immobile.
Non cammina, non parla senza l’ausilio del software. E quindi poterebbe
essere un falso invalido e non avere i requisiti per riscuotere il
contributo statale?”.

Le scuse dell’Inps
“Salvatore Crisafulli non
rischia di perdere la pensione di invalidita”‘. L’Inps in una nota fa
chiarezza sulla vicenda dell’uomo in coma vegetativo da sei anni a
cui è stata inviata una comunicazione da parte dell’Istituto, in
seguito all’avvio di un piano di verifica nei confronti di titolari
diprestazioni di invalidita’ civile, nella quale si chiedeva
dipresentarsi per una visita di controllo. “Ci spiace – afferma il
presidente, Antonio Mastrapasqua in una nota – che il piano
straordinario di verifiche avviato dall’Inps abbia prodotto nuovo
dolore nella famiglia che gia’ e’ stata tanto provata dal dolore”. Casi
come quello della famiglia Crisafulli, spiega il presidente, “purtroppo
possono ancora verificarsi perche’ non esiste una banca dati in cui
siano condivise le diagnosi che consentono la riscossione del sussidio.
Per questo abbiamo avviato il piano straordinario di
verifica sulle invalidita’ civili”.