SICUREZZA ALIMENTARE. Il Parmigiano Reggiano è il più imitato e il più rubato. Indagine Cia
Ogni 10 confezioni di Parmigiano Reggiano vendute nei supermercati italiani, una viene rubata. Con il 10% dei furti è il terzo prodotto nella classifica degli alimenti più rubati dagli scaffali dei grandi magazzini e ha registrato una crescita nella frequenza dei furti dell’11,1% superando prodotti da sempre gettonatissimi, quali dvd, cd musicali e videogame. Al primo posto ci sono le lamette da barba con il 22% dei furti, cioè ogni 4 confezioni la quinta sparisce e al secondo ci sono le cartucce d’inchiostro per le stampanti con il 15%. Poi ci sono carni e salumi con il 5,5%, vini e superalcolici, passati dall’1,1% al 2%, a conferma di quanto l’alimentare sia tra i prodotti preferiti dai “ladruncoli”.
E’ quanto rileva la Cia-Confederazione italiana agricoltori sulla base anche dei dati contenuti nell’edizione 2007 del “Barometro mondiale dei furti nel retail”, realizzato dal Centre for retail research, in collaborazione con Checkpoint Systems, multinazionale specializzata nelle soluzioni per la gestione delle differenze inventariali. Dal giugno 2006 al giugno 2007, il valore dei beni sottratti nei supermercati, ipermercati e centri commerciali italiani ha toccato, secondo l’indagine, i 3,08 miliardi di euro contro i 2,61 del precedente periodo. In termini assoluti si tratta di un aumento del 17,8% del valore contro una crescita dello 0,85% del sottratto registrata a livello europeo.
Il nostro Paese si piazza al quarto posto, alle spalle di Regno Unito, Germania e Francia. Sono le regioni del Nord le più interessate dal fenomeno, con il 53,3% del totale: in testa c’è la Lombardia con circa 720 milioni di euro di merci sottratte. Seguono poi al centro Lazio e Toscana con 250 e 249 milioni di euro: mentre è la Sicilia, prima tra le regioni del Sud (18,3%), con 139 milioni di euro di prodotti rubati. Secondo la Cia il furto dei prodotti alimentari è il sintomo della crisi economica che affligge molte famiglie, che non riescono ad arrivare alla Quarta settimana.
Per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano, la Cia avverte che “non è solo il prodotto più rubato, ma è anche quello più preso d’assaltato dall’agropirateria internazionale. Nell’immenso supermarket del falso, del taroccoe del bidone alimentare è, infatti, il più copiato tra i prodotti a denominazione d’origine, Dop e Igp. Al Parmigiano Reggiano appartiene, purtroppo, anche il primato delle imitazioni.
Il suo “tarocco” lo troviamo in Argentina, in Brasile, in Giappone, ma anche in Germania e nel Regno Unito. Seguono il Prosciutto di Parma e quello di San Daniele, il Grana Padano, la Mozzarella di bufala e l’Asiago. Una forte crescita di “falsi” si sta registrando anche per il Gorgonzola. E così lo troviamo sotto il nome di Tinboonzola e di Cambozola. “Ma per trovare i falsi Dop e Igp non c’è certo bisogno di andare all’estero. E’ sufficiente navigare in Internet – sottolinea la Cia – per poter avere una vera e propria vetrina del taroccato. In molti siti si possono acquistare, infatti, formaggi come il Parmesan o il Regianito, il Provolone e l’Asiago, prodotti nel Wisconsin (Usa), la Robiola del Canada, la Mozzarella del Texas, la Fontina made in China, i pomodori San Marzano coltivati in California, i fiaschi tricolore di Chianti, statunitensi e australiani, il Prosciutto di San Daniele di una ditta americana”.