Sicurezza domestica: 12 milioni le case italiane a rischio
Gli incidenti nelle mura domestiche sono sempre più frequenti. Essi sono dovuti spesso a fughe di gas e impianti elettrici non a norma. In Italia sono 12
milioni le case che presentano situazioni di rischio anche per la
sicurezza delle persone. I dati, aggiornati al 2007, parlano chiaro: il 73% delle abitazioni non ha subito
interventi sugli impianti negli ultimi 10 anni. Le esplosioni provocate da fughe di gas sono la prima causa d’incidente domestico. Seguono poi i problemi causati dalle caldaie
familiari per il riscaldamento autonomo, coinvolte nel 40,6% degli
incidenti totali, con una percentuale di decessi del 56% e di infortuni
del 43,1%; gli scaldabagni, coinvolti nel 18,1% degli incidenti totali,
con il 4% dei decessi e il 49% degli infortuni; stufe e stufette,
coinvolte nel 8% degli incidenti totali.
La principale causa degli incidenti è riferibile alla non idoneità o
mancanza nell’impianto di evacuazione dei prodotti della combustione o
all’insufficiente ricambio d’aria, che per il gas canalizzato ha
rappresentato il 36% degli incidenti e dei decessi, per quello in
bombole il 32% degli incidenti e il 20% dei decessi.
Inoltre, l”utilizzo di apparecchi e impianti difettosi causa del 4,4% degli incidenti e del 20% dei
decessi. L’8,8% degli incidenti e l’8% dei decessi è stato provocato
dall’installazione non idonea alla messa in sicurezza.
La nostra Associazione, Noi Consumatori chiede, pertanto, di aumentare i livelli di sicurezza degli impianti, poichè stiamo mettendo realmente in gioco la vita di tante persone e ciò non è affatto da sottovalutare. Bisognerebbe attuare un fondo economico a favore della messa in sicurezza delle case italiane, in modo che anche le classi meno agiate possano far verificare i loro impianti e salvare così le loro vite e quelle dei vicini.