SICUREZZA. Soro (Commissione UE): Controlli sui giocattoli mai così elevati”
BRUXELLES. Nonostante il terzo ritiro dal mercato di giocattoli Mattel, la Commissione Ue non vuole alimentare il panico. A ribadirlo a Help Consumatori è Stefano Soro, a capo dell’unità che nella Commissione europea si occupa della sicurezza dei prodotti. “Bisogna assolutamente evitare di indurre il panico”, spiega Soro. “Il livello dei controlli sulla sicurezza dei giocattoli non è mai stato così elevato e il quadro normativo di cui dispone Bruxelles è all’altezza del compito ed è rivisto regolarmente per essere aggiornato agli sviluppi dell’industria”. “Inoltre più che i giocattoli Mattel, mi preoccupano i prodotti la cui provenienza è sconosciuta”, aggiunge Soro. “Credo che sarebbe auspicabile anche per i prodotti commerciali un sistema di tracciabilità come quello previsto per certe carni, in grado di dirci chi ha prodotto il giocattolo, chi l’ha importato e chi lo ha messo sul commercio”. Di fronte al nuovo ritiro dei giocattoli Mattel, che interessa circa 850mila pezzi, Soro è soddisfatto: “In questo caso-ha spiegato- Mattel ha adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa europea che attribuisce all’operatore economico il compito e la responsabilità di assicurare che i prodotti immessi sul mercato siano sicuri, e si è impegnata a testare e ri-testare i giocattoli prima che questi lascino le fabbriche”. Nel 2006 il 41% dei richiami di prodotti a rischio è avvenuto su iniziativa delle società produttrici. E nei primi mesi del 2007 questa quota è salita al 51%. Il crescente aumento delle notifiche, ha poi aggiunto Soro, “è un buon segno, sta ad indicare che la vigilanza in Europa migliora continuamente. La relazione annuale Rapex che si pubblica oggi indica che nel 2006 il sistema ha funzionato meglio che mai. Quindi- ripete il responsabile europeo della sicurezza dei prodotti- le società e le Autorità in generale si dimostrano più attente alla questione sicurezza”. La Mattel sta operando in collaborazione con la Consumer Product Safety Commission negli U.S. e con gli Enti e le Istituzioni preposti (Commissione Europea in primis) con tutti i rivenditori per identificare e rimuovere dagli scaffali i prodotti oggetto di richiamo. Inoltre “gli esperti del commissario per la protezione dei consumatori, Meglena Kuneva – ha riferito la sua portavoce Helen Kearns – si sono incontrati con i rappresentanti della Mattel questa mattina, per la seconda volta e in giornata il commissario Ue telefonerà all’amministratore delegato della Mattel”. Il governo di Pechino, nelle scorse settimane, aveva rimandato la responsabilità del ritiro dal mercato dei prodotti ai designer della compagnia americana. Il problema, secondo i cinesi, sarebbe dovuto alla progettazione dei giocattoli, attività che compete agli uffici americani della Mattel. Posizione condivisa da Soro: “Nel caso dei giocattoli che contengono piombo oltre ai quantitativi consentiti Mattel è stata vittima di una frode cinese, ma nel caso delle piccole calamite facilmente ingeribili da parte dei bambini la responsabilità potrebbe derivare da errori di progettazione della multinazionale Usa”. E uno dei manager della multinazionale Usa Mattel è stato iscritto dalla Procura di Torino nel registro degli indagati con l’ipotesi di accusa di disastro colposo per questa ragione. “Voglio ricordare – ha aggiunto Soro- che la responsabilità legale è dell’operatore economico” e quindi in questo caso di Mattel. Dopo il terzo ritiro di massa di giocattoli Kuneva ha deciso di passare all’attacco e iniziare una lavoro di revisione delle normative sulla sicurezza dei prodotti importati. Al lavoro di revisione inoltre parteciperanno i commissari Ue per il Commercio, per il Fisco e per l’Industria e ad ottobre dovrebbero essere tirate le prime conclusioni. Considerato che la Cina è diventata in breve tempo uno dei principali esportatori di beni di consumo verso l’Europa, nel 2006 la Commissione ha firmato un Memorandum d’intesa sulla sicurezza alimentare e dei prodotti di consumo e una Roadmap avente per oggetto giocattoli più sicuri per i bambini al fine di migliorare la sicurezza dei prodotti che entrano sul territorio comunitario. |