Sicurezza sul lavoro: cade cancello, muore operaio. Indagati 20 medici e datore di lavoro
Sono venti i medici indagati per la morte
di Marcello Piccirillo, operaio 37 enne. Il giardiniere del Konig Hotel
venne travolto da un cancello il 23 marzo scorso. Dopo 44 giorni di
agonia, il manovale morì in ospedale il 7 maggio.
Letali le
lesioni ai polmoni. Ieri mattina i carabinieri hanno consegnato gli
avvisi di garanzia ai medici. Destinatari del provvedimento giudiziario
sono i rianimatori e i cardiologi del Maria SS. Addolorata. Il pm
Paternoster vuole verificare la posizione di tutti i medici che hanno
seguito il ricovero dell’operaio. Lunedì mattina, gli avvocati
difensori e i medici legali saranno a Salerno dal pm Paternoster.
L’autopsia è prevista nelle prime ore di lunedì pomeriggio, a eseguirla
sarà Giovanni Zotti. Luigi Mastrangelo, invece, sarà presente come
medico legale dei sanitari indagati. Anche la famiglia Piccirillo ha
nominato un perito di parte. Martedì prossimo, nella frazione di
Quadrivio Alto, a Campagna, i funerali di Marcello Piccirillo. Nella
stessa inchiesta sono indagati già il fabbro ebolitano e il datore di
lavoro di Piccirillo. In questo caso, l’attenzione del pm Paternoster è
puntata sul pomeriggio del 23 marzo. Piccirillo si fermò dal fabbro a
ritirare un cancello di ferro. L’incidente avvenne in via San Vito
Martire, nei pressi dell’uscita autostradale. Travolto dalla struttura
pesante, l’operaio venne liberato con estrema difficoltà. Trasferito in
ospedale a bordo di un’auto privata, il 37enne venne ricoverato in
rianimazione. La situazione apparve subito drammatica. Ai danni
polmonari si aggiunsero la frattura delle scapole e di alcune costole
sul lato destro, la frattura alla clavicola sinistra, la doppia
frattura allo sterno. Nei 44 giorni di ricovero venne visitato anche da
alcuni specialisti in chirurgia toracica. I medici venuti da Napoli
evidenziarono l’inutilità del trasferimento in un altro ospedale.
L’intervento chirurgico non era auspicale. Bisognava attendere che le
emorragie si assorbissero, nella speranza che i polmoni riprendessero a
ventilare con forza sufficiente. Piccirillo non si è mai ripreso.