Skype: disattivati tutti i numeri degli utenti italiani
Le migliaia di utenti Skype d’italia da ieri non possono più utilizzare i loro numeri con prefisso italiano, nè per effettuare nè per ricevere le telefonate, causando un notevole disagio a quanti di loro facevano costante affidamento sul famoso servizio di comunicazione vocale. Il motivo è legato alla Eutelia Spa, società VOIP che gestisce i prefissi nazionali del servizio telefonico Skype e che, attualmente in amministrazione straordinaria, non è riuscita ad attenersi alle normative imposte dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Quest’ultimo aveva richiesto alla società americana di adeguare le proprie numerazioni alle norme italiane entro la fine di agosto, scadenza poi prorogata al 30 settembre. La norma prevede che si può utilizzare un numero soltanto nei limiti del proprio distretto geografico e gli operatori VOIP hanno sempre risolto la questione scaricando la responsabilità agli utenti che dovevano sottoscrivere il contratto online, contenente una clausola relativa all’impegno di non utilizzare il numero fuori dal proprio distretto. L’accordo tra le due società, Skype e Eutelia, non è avvenuto in tempo e per questo è divenuto operativo il provvedimento ministeriale (prot. 59624 del 14 luglio 2011).
L’azienda italiana ha emanato una nota nella quale è spiegato di aver provveduto “alla disattivazione delle numerazioni geografiche di cui essa è titolare e attraverso le quali Skype ha fino ad oggi potuto erogare i servizi agli utenti finali” in ottemperanza al provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico.
La Skype, da parte sua, è rimasta sorpresa dal provvedimento in quanto è entrato in vigore ieri, ultimo giorno utile per procedere all’adeguamento. Forse la società sperava di poter disporre di un’ulteriore proroga in attesa di concludere l’accordo con un’altra società fornitrice di numeri, laUno Communications, già allertata dell’imminente passaggio dei numeri in precedenza messi a disposizione da Eutelia. Adesso tutti questi numeri potrebbero andare “persi”, vale a dire che sono nuovamente disponibili per l’assegnazione a nuovi utenti e, ufficialmente, non più usufruibili da parte di coloro che fino a ieri li possedevano tramite il servizio Skype. E’ un periodo negativo per Skype, ricordiamo infatti che solo un paio di giorni fa abbiamo pubblicato la notizia secondo la quale la Microsoft sarebbe stata denunciata all’Antitrust dalla Messagenetper il rischio di abuso di posizione dominante.