SOCIETÀ. Quando agosto in città fa rima con disagio e anche la TV è chiusa per ferie
La top ten delle lamentele parte dalle ferie andate male e prosegue con una serie di voci che denunciano prezzi alti, servizi pubblici ridotti, trasporti disagevoli, artigiani irreperibili e anche una televisione letteralmente “chiusa per ferie” se ripropone nei palinsesti vecchi telefilm che ritornano a ogni estate. Per chi ha trascorso il mese di agosto in città, per chi in ferie non è andato, per chi non è andato ad agosto, quali sono stati i disagi principali? La classifica è stata stilata dal Codacons che ha raccolto le lamentele arrivate all’associazione. Al primo posto, dunque, ci sono le “vacanze andate male”. Seguono al secondo posto i “prezzi alti”, dalla benzina agli ombrelloni ai ristoranti: “Al secondo posto i prezzi e non solo per chi era nei posti di villeggiatura – scrive l’associazione – Evidentemente anche i pochi negozi rimasti aperti in città non turistiche hanno approfittato della minor concorrenza per alzare i prezzi, per non parlare dei pubblici esercizi, dai ristoranti ai locali”. Al terzo posto delle denunce i servizi pubblici ridotti: comuni con orario ridotto, uffici postali chiusi, medico di fiducia in vacanza. Poi c’è il capitolo televisivo con una televisione che risale di classifica rispetto agli anni passati, causa repliche di telefilm come “Il commissario Rex” o “La signora in giallo”. Ma chi è rimasto in città si lamenta dei trasporti – afa e mezzi che non arrivano mai – e dei soliti negozi chiusi per ferie, delle multe e dei lavori in corso, delle truffe (idraulici cari, truffe contro gli anziani, internet) e per finire di ristoranti e pubblici esercizi