«Solo urgenze in ospedale»
La psicosi da influenza A manda in
tilt i pronto soccorso. A lanciare un allarme per il «sovraffollamento»
delle strutture d’emergenza sono i medici del Fimeuc (Federazione
italiana medici emergenza-urgenza e delle catastrofi), che lanciano un
appello a recarsi al pronto soccorso «solo in caso di vera necessità».
Il pericolo, infatti, è che si ritardi «l’assistenza a pazienti che ne
hanno invece realmente bisogno». Si rinnova dunque l’invito, in caso di
contagio, a contattare solo il proprio medico di famiglia e limitare i
contatti con altre persone.
Sul fronte delle scuole, invece, non
sarà adottata alcuna «misura eccezionale» a seguito della pandemia di
influenza A, e il calendario delle vacanze natalizie «non cambierà». Lo
ha ribadito il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini: «Si
prevede che solo per gravi motivi si proceda alla chiusura della classe
o del plesso. La scuola può proseguire tranquilla», ha sottolineato.
Anche
il vicemistro alla Salute, Ferruccio Fazio, ha cercato di
tranquillizzare gli italiani: «Questa è una pandemia, ma è più leggera
di quanto può essere l’influenza stagionale, che lo scorso anno ha
causato 8 mila morti». Fazio ha quindi invitato nuovamente i medici a
vaccinare i malati cronici, «perché sono gli unici che rischiano
veramente».
Da oggi, intanto, dopo il termine della terza
distribuzione dei vaccini che ha portato ad un totale di 2,5 milioni le
dosi consegnate alle Regioni, la vaccinazione sarà avviata anche in
quelle Regioni nelle quali ancora non era partita. La campagna
vaccinale sarà così attivata in tutta Italia.