Speculazioni: il prezzo del grano scende, ma il costo del pane aumenta. C’é qualcosa che non torna…
Mentre le quotazioni del grano scendono, aumentano i prezzi al dettaglio per pane, pasta e cereali: come è possibile? “Si tratta delle solite sporche speculazioni a danno dei consumatori
– dichiara l’avvocato
Angelo Pisani, Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it –
“Più volte abbiamo affrontato il problema dei rincari ingiustificati: spesso non si spiega il rialzo dei prezzi della benzina, nonostante il fatto che l’andamento del petrolio scenda, ma adesso, ancor più grave, si tratta di un prodotto INDISPENSABILE per i cittadini.
“È impensabile – continua il Presidente di Noiconsumatori.it – poter speculare sul diritto all’alimentazione, eppure ciò succede nel nostro Paese. Dati della Coldiretti dimostrano che le quotazioni del grano sono scese addirittura del 28% nel solo mese di agosto, eppure il prezzo di pane, pasta e cereali è aumentato addirittura (dell’1%) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, così come mostrano i dati Istat”.
Per rendere l’idea circa la percentuale di speculazione, consideriamo quanto segue: un chilo di grano duro viene pagato 0,22 centesimi di euro agli agricoltori, mentre un chilo di pasta costa mediamente 1,50 euro ai consumatori! E se teniamo in considerazione che la pasta è uno – per non dire il primo – dei prodotti alimentari più acquistati dai consumatori, ci rendiamo subito conto della forte e sfacciata speculazione ai danni di tutti noi! La nostra associazione Noiconsumatori.it denuncia il fatto come reato di aggiotaggio e invita le Istituzioni preposte a far luce su quanto riportato.