Spodestare Google: questo l’obiettivo di Yahoo e Microsoft
L’alleanza è fatta: Yahoo! e Microsoft si uniscono per spodestare
Google dal trono dei motori di ricerca. Dopo mesi di tira e molla, i
due giganti si sono decisi a condividere la battaglia contro il colosso
di Mountain View, che viene usato dal 65% di internauti alla ricerca di
informazioni. Microsoft utilizzerà il suo nuovo motore di ricerca,
Bing, nel portale di Yahoo!, che riceverà l’88% delle entrate
pubblicitarie ottenute grazie alle inserzioni pubblicate accanto ai
risultati delle ricerche. Yahoo! potrà anche vendere spazi agli
inserzionisti su alcuni indirizzi di Microsoft. «Attraverso questo
accordo, creeremo innovazione nella ricerca, maggior valore per gli
inserzionisti e una scelta reale per i consumatori in un mercato che al
momento è dominato da una sola azienda», ha dichiarato il capo di
Microsoft, Steve Ballmer, senza fare il nome di Google, il nuovo nemico
comune. Carol Bartz, responsabile di Yahoo!, parla addirittura di «una
nuova era per l’innovazione e lo sviluppo di internet». Per la manager
«questo accordo porta un bastimento carico di valore per Yahoo!, i suoi
utenti, l’industria». Ma i mercati hanno penalizzato il titolo Yahoo!,
che a Wall Street è arrivato a cedere il 10%. Gli operatori sono
rimasti perplessi perché l’accordo non prevede alcun versamento nelle
casse dell’azienda, ma solo una divisione delle entrate. Per di più la
squadra che si occupava del motore di ricerca di Yahoo! dovrà ridurre
il personale per i prossimi due anni. Alcuni andranno alla Microsoft,
altri rimarrano a Yahoo!, ma qualcuno dovrà lasciare. Le due società
avevano cominciato ad annusarsi diverso tempo fa. All’inizio del 2008,
Microsoft aveva offerto 44,6 miliardi di dollari, saliti poi a 47,5. Ma
a maggio le due parti lasciarono il tavolo delle trattative perché non
c’era accordo sul prezzo. Pochi giorni dopo, gli uomini di Yahoo!
strinsero la mano ai colleghi di Google, che poteva inserire la sua
pubblicità sul sito del concorrente. Ma le autorità antitrust degli
Stati Uniti si lamentarono dell’alleanza: a novembre Google fu
costretta ad abbandonare il patto. Alla fine del 2008, il fondatore di
Yahoo!, Jerry Yang, lasciò l’azienda, e questo aprì nuovamente la porta
alla società di Bill Gates. «Solo un’esterna come la Bartz poteva
siglare un accordo del genere – spiegava ieri la Bbc – perché non è
attaccata sentimentalmente a quello che una volta era il cuore di
Yahoo!, cioè il motore di ricerca. Microsoft, poi, è stata aiutata dal
fatto di essere riuscita a sviluppare un motore di ricerca che è un
alternativa creativa a Google». Lo scorso aprile Yahoo! ha annunciato
di dover ridurre il personale del 5%, perché i profitti erano calati
nettamente. Ora, grazie alla partnership, dovrebbe aumentare di 500
milioni di dollari le entrate e salvare 200 milioni in risparmi. Adesso
l’accordo passerà al vaglio delle autorità antitrust americane e
dovrebbe partire, nelle speranze dei manager, agli inizi del 2010. Se
non verranno eccepite violazioni delle leggi sulla concorrenza, Google
si ritroverà di fronte a un nemico comunque potente. Finora il nuovo
motore di ricerca della Microsoft sembrava relegato ai piccoli numeri.
Padrone incontrastato nella produzione di software – il 90% dei
computer del mondo utililizza i suoi programmi – Microsoft non è mai
riuscita a sfondare tra i motori di ricerca. Yahoo!, d’altra parte,
doveva pensare ai suoi problemi finanziari. Ora i due colossi
potrebbero dare filo da torcere a Google. Il quale non se ne sta con le
mani in mano, ed è anzi pronto a lanciare Chrome, il nuovo sistema
operativo pronto a diventare l’alternativa a Windows.