SRL a 1 euro anche per gli over 35
Con il D.L. Lavoro approvato mercoledì scorso il Consiglio dei Ministri e approdato recentemente in G.U., è stata prevista una gamma di novità volte a combattere la disoccupazione, che a maggio 2013, secondo i rilevamenti Istat, ha toccato nel nostro Paese un nuovo massimo storico a 12,2%.
In primo luogo, è stato eliminato il limite di 35 anni di età per la creazione di SRL semplificate, consentendo così a tutti gli interessati l’accesso allo strumento introdotto dal precedente governo. Tali società sono soggette ad un regime particolarmente agevolato sotto un duplice profilo:
- per l’ammontare del capitale sociale necessario per la sua costituzione (è sufficiente un euro);
- per i minori costi da sostenere in fase d’avvio.
Il pacchetto lavoro contiene interventi significativi anche sul fronte delle imprese innovative start up, di cui vengono semplificati e ampliati i requisiti dell’accesso: è stato abrogato l’obbligo della prevalenza delle persone fisiche nelle compagini societarie e sono stati modificati i tre criteri opzionali per l’identificazione del carattere innovativo della startup, attraverso:
- la riduzione della quota minima di spesa in ricerca e sviluppo (dal 20% al 15%);
- l’estensione dell’accesso alle imprese con almeno 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle società titolari di un software originario registrato presso la SIAE.
“Entrambi questi interventi rafforzano notevolmente il ruolo dell’imprenditorialità nella creazione di occupazione – ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato in un comunicato stampa del 28 giugno – Questa misura consente al Paese di compiere un balzo in avanti nelle classifiche internazionali sulla competitività e diventare più attrattivo per gli investitori esteri”.
“Gli ultimi dati – ha concluso il Ministro – ci dicono che in pochi mesi sono nate nel nostro Paese quasi mille startup e contiamo che, con l’allargamento dei requisiti, il numero possa raddoppiare entro la fine dell’anno”.
Fonte: www.fiscopiu.it