Stangata da Equitalia a Padova, in arrivo 38 cartelle da mille euro
Per i padovani torna l’incubo delle cartelle esattoriali inviate da Equitalia Nord per conto del Comune. Dopo quelle inviate, appena poche settimane fa, per cercare di recuperare la vecchia Ici delle seconde case del 2010 e del 2011, l’amministrazione comunale, nello specifico il settore edilizia privata guidata da Armandino Stoppa, ha inviato, tramite gli uffici della società pubblica di riscossione di via Beato Giacinto Longhin, 38 cartelle ad altrettanti imprenditori del settore edile per recuperare i cosiddetti “contributi di costruzione” non ancora pagati sino ad oggi. Ogni cartella è di circa mille euro. Cosicchè il Comune, nei prossimi mesi, dovrebbe recuperare 38.617 euro, dei quali 4.344 dovrebbero essere versati alla stessa Equitalia sotto forma di aggio.
34.000 euro non sono certo tanti, ma di questi tempi, con le casse di Palazzo Moroni con sempre meno risorse che arrivano da Roma, sono pur sempre soldi utili per effettuare uno o più interventi di qualsiasi sorta, di competenza dell’ente locale.
Ma cosa sono, esattamente, i contributi di costruzione? In base alle normative vigenti a Padova come in tutti i Comuni d’Italia i contributi generali di costruzione hanno a che fare con gli oneri di urbanizzazione sia primaria che secondaria. Visto che si tratta di una rivendicazione “solo” di mille euro a testa e non di tutti i soldi che ogni costruttore deve versare al Comune per ottenere la necessaria autorizzazione edilizia, quasi certamente, l’edilizia privata chiede soltanto il pagamento arretrato di una quota di aggiornamento che sarebbe dovuta in base alle recenti novità legislative introdotte nel settore.
Per gli imprenditori che figurano nella lista una spesa in più in un periodo di crisi, anche se si tratta di contributi che comunque bisognava prima o poi saldare.