Stipendi "gonfiati" al Cardarelli, Pisani: "Basta con il lassismo, il malato deve essere tutelato!"
Ennesimo scandalo nel mondo della sanità campana. Questa volta si tratta di stipendi “gonfiati” all’interno nel nosocomio più grande del Mezzogiorno, il Cardarelli. Sotto accusa finiscono cinque persone di cui un impiegato del Ced e quattro inferieri. A quanto si è appreso l’impiegato amministrativo si preoccupava di “gonfiare” gli stipendi dei dipendenti dell’ospedale dichiarando ore di straordinario mai effettuate. Complessivamente le ore “fanstasma” sono ottocento: soldi che finivano indebitamente nei portafogli degli infermieri. “Assurdo che anche in un ospedale famoso come il Cardarelli possano esistere vere e proprie micro-associazioni a delinquere – afferma l’avv. Angelo Pisani, Presidente dell’associazioe NoiConsumatori -. Ormai il primo interesse di molti dipendenti ospedalieri, fortunatamente non di tutti, è come poter raggirare il sistema e guadagnare sempre di più, la salute degli ammalati viene in secondo piano. E alla fine chi ne paga le conseguenze? I cittadini. Come mai è così facile per un dipendente amministrativo accedere al sistema informatico e modificarlo tranquillamente?Non ci sono controlli adeguati?”. “Ormai è facile trovare negli ospedali – continua il Presidente di NoiConsumatori – infermieri che fumano nei corridoi o nelle sale d’aspetto, che escono dalla struttura sanitaria con addosso divise e scarpette che, per norme igieniche, possono essere utilizzate solo all’interno dei nosocomi, per non parlare della lentezza con cui alcuni svolgono il loro lavoro e dei disagi che provocano all’utenza. E i cittadini devono continuare a pagare per queste inefficienze? Vogliamo dire basta a questo lassismo all’interno degli ospedali e ora di agire e di far pagare chi non svolge con precisione il proprio lavoro. La sanità va tutelata, i pazienti vanno tutelati. Un plauso va al direttore generale dell’ospedale che ha segnalato il caso alle forze dell’ordine permettendo di far risalire a galla l’ennesima malefatta ignobile dei “furbetti” di turno” – conclude l’avv. Pisani.