Stop al dolore cronico – L’appello per una Carta dei diritti del paziente over 65
Una grande guerra al dolore cronico. E’ quella dichiarata dall’alleanza tra pazienti, medici e politica tesa a convincere le
istituzioni europee e gli Stati membri a sconfiggere questa autentica piaga che colpisce 100 milioni di europei, di cui
la metà ha oltre 65 anni. Per vincere la battaglia, dicono i promotori, è necessario rendere disponibili
al pubblico le nuove terapie altamente tecnologiche, ma anche i diversi mezzi e gli strumenti che
già ora esistono e sono in grado di non far soffrire più.
L’insieme di queste proposte è alla base
della ‘Carta Europea dei diritti dei cittadini over 65 con Dolore Cronico’
presentata nei giorni scorsi al Parlamento europeo con lo scopo di sensibilizzare le
amministrazioni di tutta Europa a considerare la fine del dolore un diritto
sociale.
All’iniziativa, partita dalla Senior International Health Organization e da FederAnziani, ha aderito anche Pain Alliance Europe ed è sostenuta da oltre trenta europarlamentari, fra cui gli italiani Elibetta Gardini (Fi) e Giovanni La Via (Ncd), il presidente del gruppo S&D
Gianni Pittella, Antonio Panzeri (Pd). Alessandra Mussolini (Fi) e Mercedes
Bresso (Pd).
L’obbiettivo immediato è ottenere che la
maggioranza più uno degli europarlamentari firmi la Carta, in modo che automaticamente venga pubblicata dalla
Gazzetta ufficiale della Ue, creando i presupposti perchè la Commissione metta
a punto una proposta legislativa. «Il dolore cronico – ha osservato
Roberto Messina, presidente Senior Italia Federanziani – non ha colore
politico. Sinora è stato un fenomeno sottovalutato e non si tratta solo di
cefalea, ma di un male che colpisce 100 milioni di persone e che può essere
battuto».