Stop al traffico in 80 comuni del Nord
MILANO
Il blocco del traffico ci sarà ma, naturalmente, come gesto
simbolico contro lo smog. Gli 80 comuni circa della Pianura Padana che
questa mattina si sono riuniti nella sala Alessi di Palazzo Marino
sotto l’egida dei promotori Letizia Moratti e Sergio Chiamparino hanno
dimostrato di poter reagire in modo compatto (il cosidetto «dato nuovo»
offerto dalla giornata secondo quanto hanno a più riprese sottolineato
i sindaci di Milano e Torino) di fronte al nemico comune accettando di
fermare le auto, tutti insieme, nelle rispettive città. A questi, pare
si siano aggiunte un’altra ventina di amministrazioni che hanno
manifestato la propria adesione senza essere presenti oggi a Milano.
Per l’occasione, comunque verrà chiesto un «supporto a Province e
Regioni».
La data è quella trapelata nei giorni scorsi (domenica
28 febbraio), i distinguo anche. Perchè se il sindaco di Torino può
lasciare la sala assicurando di non aver «sentito voci discordi» e
quello di Milano può parlare di «adesione più che ampia», è anche vero
che i rappresentanti della amministrazioni hanno guardato
all’iniziativa come un momento di sensibilizzazione generale
indirizzato tanto ai cittadini quanto al Governo. Concetto ribadito da
molti. Di fatto, dunque, quello di cui vogliono discutere i primi
cittadini e di cui, di fatto, hanno discusso questa mattina è altro.
Sono le cosidette misure strutturali che Letizia Moratti va elogiando
da tempo come unica via certa e duratura per sconfiggere un male che
pare sempre più endemico in un’area che, come ha spiegato, «è la più
produttiva e quindi anche la più inquinata». Sul tavolo c’è un
documento che sarà poi approvato da tutti: si stabilisce di costituire
un coordinamento permanente dei sindaci della pianura padana con
l’impegno espresso di «far scattare misure straordinarie in condizioni
di eccezionale persistenza di inquinanti in atmosfera; indiirizzare il
fabbisogno di mobilità verso una razionalizzazione dell’uso dell’auto
privata; estendere le aree pedonali e le zone a traffico limitato».
Ci
sarebbe anche la volontà di «attuare un programma di efficientamento
per gli edifici pubblici comunali nell’ambito di un aggiornamento dei
Piani Energetici Comunali (PEC); riorganizzare la rete del trasporto
urbano e potenziare il trasporto collettivo; integrare, di concerto con
le regioni, le reti di trasporto regionali su ferro e su gomma;
disporre controlli sull’efficienza degli impianti termici civili».Ed è
qui che i Comuni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna
chiamano in causa il Governo centrale. Vorrebbero, tra l’altro,
«provvedimenti normativi volti a semplificare e snellire le procedure
per la gestione della mobilità e la realizzazione delle infrastrutture
ad essa destinate»; «un programma triennale che preveda la sostituzione
del parco mezzi pubblici inquinanti con quelli a basso impatto
ambientale»; «incentivi per le città che promuovono misure limitative a
veicoli inquinanti» ma, soprattutto il permesso «di investire risorse
escludendo dal patto di stabilità gli investimenti per la lotta ai
cambiamenti climatici e per la riduzione delle emissioni inquinanti.
«Oramai – ha riflettuto Chiamparino – non c’è settore in cui non
chiediamo che si escludano delle spese dal patto di stabilità, quindi
forse vuol dire che è il patto di stabilità che non va bene e, infatti,
quando ho detto questo c’è stato un applauso».
Nel dettaglio,
l’intenzione è quella di «avanzare una richiesta al Governo di mettere
insieme un piano di misure sia sul fronte della mobilità, sia sul
fronte dell’energia, che incentivino i comportamenti ecologicamente
sostenibili, quindi – ha spiegato Chiamparino – uso di veicoli
ecologici, di sistemi di riscaldamento a minor impatto ambientale». In
questo contesto nascerebbe la proposta fuori di documento emersa dalle
file dei sindaci dell’Emilia Romagna, che suggerisce una sovratassa su
autostrade e trangenziali da utilizzare per il finanziamento delle
politiche di contrasto all’inquinamento. «Può essere un’idea – ha detto
Chiamparino – che aiuta anche il Governo nel reperimento delle risorse
che sappiamo bene essere un vincolo importante».