Stretta dell’Inps sui falsi invalidi: revocato l’11%degli assegni
uno stop alle zone franche per malcostume e truffe garantendo
«uniformità su tutto il territorio nazionale nel riconoscimento e nel
trattamento dell’invalidità civile». Così l’Inps si prepara a sferrare,
da gennaio 2010, un attacco alle frodi dei falsi invalidi. Parte una
riforma che punta a maggiori garanzie di legalità e, parallelamente,
centra l’obiettivo di procedure più snelle e veloci. Con i tempi di
attesa per l’accoglimento delle domande che scenderanno «entro la
soglia dei 120 giorni, contro la media di 345 di oggi, ma con punte che
in alcune regioni arrivano a quasi due anni». Ciechi alla guida di auto
e musicisti sordi: la cronaca è ricca di casi di falsi invalidi. Un
pensionato cieco sorpreso dai carabinieri mentre si fa indicare la
strada su una cartina, a Montesilvano (Pescara). Un altro, a Milano,
scoperto dalla Guardia di Finanza dopo aver fatto l’esame per la
patente di guida. A Napoli (dove è di stretta attualità l’ultima
inchiesta su questo fronte: 56 arresti per una truffa da un milione di
euro) anche il caso di un’intera famiglia, sedici persone, tutti
invalidi, ma sorpresi a passeggiare senza problemi. A Cassino un sordo
che suonava nella banda musicale. Ad Acireale una invalida che presenta
un certificato di sana e robusta costituzione per ottenere il porto
d’armi. E c’è anche chi, a Perugia, di fronte al giudice ha sostenuto
di aver riacquistato la vista dopo il pellegrinaggio a un santuario:
una guarigione miracolosa, non gli hanno creduto. L’Inps ora vuol dire
basta, con una riforma che scatta dal primo gennaio. E intanto già
registra i primi risultati di una stretta sui controlli. L’11% delle
pensioni per invalidità non è stato confermato e un altro 10% (invalidi
che non si sono sottoposti a visita) è a rischio di revoca. «Con le
verifiche straordinarie che stiamo completando, stiamo combattendo la
piaga dei falsi invalidi, con risultati importanti», dice il presidente
dell’istituto di previdenza Antonio Mastrapasqua. Ma è dalla riforma,
aggiunge, che l’Inps si attende «i risultati più importanti». Il
capitolo «invalidità civile», ricorda l’istituto, pesa per circa 16
miliardi di euro nel bilancio 2009 dell’Inps (erano 13,5 miliardi nel
2006) e nel 2010 la spesa prevista sarà di circa 17 miliardi, con circa
2,8 milioni di beneficiari (2,2 milioni nel 2006). «Oggi possiamo dire
che si apre una nuova stagione, non solo per evitare le frodi dei falsi
invalidi, ma soprattutto per assicurare a tutti i cittadini disabili
un’assistenza certa, puntuale e tempestiva», conclude Mastrapasqua.