Studenti contro Equitalia e le banche. Occupati l’ex Arcobaleno e Lettere
Imbrattate con vernice rossa alcune banche in via Indipendenza e una grande «V», che sta per «vendetta», disegnata davanti alla sede di Equitalia in Bolognina. È scattata anche a Bologna, come in molte città europee, l’ora «x» della giornata di protesta dell’«11.11.11». I primi a partire in corteo sono i ragazzi delle superiori, partiti da piazza San Francesco in circa 1.500. Non tutti però sono d’accordo con gli imbrattamenti: circa 200 ragazzi decidono di distinguersi: tutti vestiti di giallo, stanno in coda al corteo con uno striscione che recita «Chi non si muove non si rende conto delle proprie catene». Sono per lo più studenti delle Aldini-Valeriani e del liceo Righi. Spiega Davide: «Noi, temendo i soliti comportamenti di lancio uova e vernice che non condividiamo, abbiamo deciso di partecipare al corteo, ma a modo nostro. In questa particolare situazione politica non ci sembra giusto sporcare la città, il Comune ha pochi soldi e i nostri genitori sono quelli che pagano per ripulire».
Ma la giornata sarà ancora lunga: nel pomeriggio altri tre cortei attraversano la città, creando ingorghi al traffico in centro e sui viali. Sono quelli degli studenti universitari, dei «draghi ribelli» (centro sociale Tpo e collettivo Sadir) e del collettivo Cua. Finiscono con due nuove occupazioni: all’ex cinema Arcobaleno e alla facoltà di Lettere.