SudCorea, scambio di culle scoperto dopo 16 anni, ospedale condannato a risarcire 55 milioni di dollari ai genitori
Un semplice esame del sangue della loro bambina ha rivelato che non
era figlia loro. Così, una coppia di genitori sudcoreani di Seul ha
deciso di citare in tribunale l’ospedale responsabile dello scambio di
neonati 16 anni prima. Il giudice ha dato loro ragione e, confermando
l’estrema gravità del fatto, ha condannato la struttura sanitaria a
un maxi risarcimento, di oltre 55 milioni di dollari.
I genitori
non avevano sospettato nulla fino al giorno in cui le analisi del
sangue richieste alla piccola hanno evidenziato che il suo gruppo
sanguigno era incompatibile con il loro. A quel punto, come riferisce
il Corriere della Sera, la coppia ha voluto vederci chiaro e ha
richiesto tutta la documentazione all’ospedale in cui la bambina era
nata.
Dopo qualche anno, un test del Dna ha dato l’esito
temuto: la ragazza, che nel frattempo ha compiuto 16 anni, non è figlia
loro. Mamma e papà si sono quindi rivolti alla giustizia e il tribunale
ha condannato la struttura sanitaria a versare loro un risarcimento
astronomico per l’enorme danno arrecato loro. Tuttavia, per motivi di
privacy, l’ospedale non ha rivelato l’identità né l’indirizzo della
vera figlia della coppia.