Superenalotto, vincitori perdenti:azzeccano il 5+1, ma il tabaccaio non aveva giocato i numeri. Ora sarà il Tribunale a chiarire le responsabilità
tutti erano lì: una decina di persone, anziani e giovani, davanti al
negozio di via dell’Imbrecciato, 137 a Villa Bonelli, quartiere
Portuense. Tutti accomunati da una disavventura: aver imbroccato un 5+1
al superenalotto da oltre 2 milioni di euro e non poter ottenere la
vincita perché il tabaccaio quella schedina non l’avrebbe inserita nel
terminale forse per una dimenticanza o per un problema tecnico. Tutti,
comunque, con la volontà di andare fino in fondo. Anche in tribunale.
Il sistema, giocato in 15 persone con circa 100 euro a testa, vale
infatti sui 90mila euro per ogni giocatore. Abbastanza per far
affermare a uno di loro che «una storia così ti ammazza prima di
morire». Alle 16 la resa dei conti con il tabaccaio, dietro le porte
chiuse del negozio. Dopo una ventina di minuti la delegazione dei
«vincitori-perdenti» ne esce scornata, inviperita ma forse con un
briciolo di fiducia in più: «È in buona fede – spiega un’anziana – il
tabaccaio dice che suo fratello sta alla Sisal a chiedere chiarimenti».
«Noi non ci arrendiamo – taglia corto il figlio, sui 40 – consulteremo
un avvocato». Ma è la donna, con le lacrime agli occhi, che non si dà
pace: «Ero andata all’Inps per la pensione – ricorda – poi ho comprato
le sigarette e ho giocato…». Anche il tabaccaio, che specifica però
di «non essere il titolare», è nervoso: «Stiamo facendo – spiega –
tutte le verifiche. E comunque abbiamo consultato un avvocato anche
noi».